Grottaminarda. Dopo quello sul momento che sta attraversando Industria Italiana Autobus, il consiglio comunale della cittadina ufitana si riunisce ed affronta un altro problema che, negli ultimi giorni, ha assunto una notevole importanza e che può essere inserito, a pieni titolo, nella cosidetta”vertenza valle Ufita”: la rivolta dei trattori, che proprio qualche giorno fa sono partiti da questa parte della provincia fino ad arrivare ad Avellino.
Settanta trattori che hanno acceso i motori e, dalla valle dell’Ufita, hanno manifestato a Grottaminarda. Alle 18.30, dunque, riunione a palazzo Portoghesi, per un consiglio comunale aperto, per discutere di un solo punto all’ordine del giorno:”Solidarietà e sostegno alle manifestazioni in atto degli agricoltori e trasmissione della delibera al Governo, al Presidente della Regione Campania, al Presidente della Provincia di Avellino, al fine di rappresentare le preoccupazioni della collettività per la grave crisi del comparto agricolo”.
Apre i lavori la presidente di palazzo Portoghesi e ricorda:”Dopo la nostra vicinanza espressa ai lavoratori della IIA in un precedente Consiglio aperto del 7 febbraio, abbiamo ritenuto importante offrire il nostro sostegno anche ad un’altra categoria di lavoratori fondamentali per preservare la qualità dei prodotti che portiamo sulle nostre tavole e quindi per la nostra salute. Abbiamo già incontrato gli agricoltori nella prima giornata della loro più che condivisibile protesta-continua Pascucci, che è anche delegata in materia di Agricoltura-, ma riteniamo di dover fare molto di più e dunque daremo voce alle loro istanze in una sede istituzionale”.
Intanto il presidio degli agricoltori, in valle Ufita, continua e, dalla valle, si alza forte il vento di protesta. Mentre inizia il consiglio comunale straordinario della cittadina ufitana, sulla piazza parcheggiati due trattori che si fanno annunciare dal suono delle sirene. In apertura di dibattito, il primo cittadino Marcantonio Spera, prima di leggere la delibera che poi manderà alle istituzioni, dice che”il tema di stasera è uno dei più importanti per l’intera economia del nostro territorio. Il nostro impegno, quello dell’intero consiglio comunale di Grottaminarda, sarà indipendente, libero e serio, a sostegno di questa battaglia e del movimento degli agricoltori. Un movimento, nazionale, che sta facendo un buon lavoro e che porterà ad effetti importanti. Stiamo parlando di cose che sono fonti di vita principali per le nostre comunità. E questa amministrazione è favorevole a recepire e fare proprie le vostre istanze”. Il ruggito della protesta degli agricoltori, Spera la accomuna alla vertenza Valle Ufita in corso: piattaforma logistica, Industria Italiana Autobus.”Perché vogliono dire sviluppo, enogastronomia, con i nostri prodotti di eccellenza. Tutti-continua Spera-dobbiamo farci in quattro per arricchire la costruzione del nostro fururo. E impegnarci ad aiutare chi, queste tematiche, le porta avanti”.
Un agricoltore, Pietro Lanza, che è tra quelli del presidio di valle Ufita, intervistato da una emittente televisiva locale sottolinea che”se non si parte dalla base non si arriva in nessun posto. L’autorità superiore, ci siamo accorti in questa fase, conosce poco il territorio. Ed affidarsi ai sindaci, alle nostre associazioni di categoria, significa portare avanti idee, il vero problema per far capire davvero come stanno le cose”. Il presidio non si tocca.”E non abbiamo nessuna intenzione di smobilitazione. Siamo arrivati in Europa, fino a Sanremo, il rumore è arrivato. I nostri prodotti sono sottopagati-continua Lanza-, i cittadini non riescono a fare più la spesa. Perciò vogliamo capire ancora meglio cosa succede, chi sta approfittando.”. E chiede la tutela del made in Italy:”Tante aziende spacciano, il prodotto di importazione, come italiano. Bisogna vigilare di più per evitarlo. E deve essere l’istituzione”. Interviene un altro agricoltore, durante il consiglio comunale. Per dire che”siamo dovuti scendere in piazza perché vedevamo che ci rappresentava non ha colto il nostro grido di allarme. Noi non abbiamo alzato nessun muro. E, da giorni, siamo in strada, accolti con favore dai Comuni della Baronia e dell’alta Irpinia che ci stanno appoggiando”. Oggi chi fa il mestiere dell’agricoltore è giovane”come dimostra questa sala, e ci stanno togliendo la dignità”. Poi spiega:”Abbiamo un problema di vendita del prodotto. Che, nonostante tutto, è di qualità eccellente. Questo è compromesso dal mercato extraeuropeo. È possibile che un bicchiere di vino sia meno nutriente della farina di grillo? Stiamo assistendo alla strumentalizzazione del mercato. A nostro favore abbiamo il clima mediterraneo, prodotti di eccellenza come l’olio, il vino, il grano, le verdure. Chiediamo la tutela dei nostri prodotti”.
Giancarlo Vitale