Non nasconde la sua commozione Margherita Faia, tra le docenti del liceo Mancini che hanno preso parte al presidio di Grottaminarda, in occasione della giornata di protesta per Gaza “La Storia bussa alla nostra porta, ci chiede consapevolezza e sguardo aperto nei confronti delle vittime innocenti di Gaza. Con i colleghi del Mancini al presidio di Grottaminarda, abbiamo appreso la storia di Nabil, quasi tre anni, in Irpinia con il papà che aspetta che la sua mamma possa uscire da Gaza e raggiungerli. E poi un collega docente universitario si è collegato tramite smartphone per dire che sono mesi che non riceve lo stipendio e che, come altri suoi concittadini palestinesi, vive in uno stato di segregazione. C’è stata la voce bellissima degli studenti dell’ ITIS di Grottaminarda, piena di consapevolezza civile e politica. Mio figlio nel frattempo mi parlava di una manifestazione bellissima svolta a Napoli, 40mila persone tra bambini, maestre, studenti e tutta la società civile. Leopardi parlava di “vile prudenza che ci agghiaccia”; ebbene: essa non appartiene al cielo sotto cui ho educato i miei figli, dal quale cerco di dialogare con i miei alunni. Le stelle di questo cielo sono i miei amici, i cari colleghi, i cugini e i famigliari con cui posso condividere ogni grammo di sentire civile, inequivocabilmente dalla parte di chi merita la tutela dei diritti umani tutti. Io non mi arrendo”




