Grande festa a partire da domani a Grottaminarda. Per il cinquantesimo anno della festa della Cappelluzza, uno dei rioni storici grottesi. Per questo sarà, appunto, un appuntamento molto sentito e che riempie di orgoglio gli organizzatori. I festeggiamenti sono in onore di S. Antonio e S. Rita che, appunto, da venerdì 4 luglio potranno essere visitati nella piccola cappella del quartiere. Con il patrocinio del Comune di Grottaminarda e sotto l’egida della parrocchia di Santa Maria Maggiore e con il patrocinio del Comune di Grottaminarda, saranno tre giorni durante i quali, per prima cosa, si curerà non solo la tradizione ma anche la valorizzazione del nostro territorio, i prodotti locali. E con l’aggiunta di spettacoli musicali.
Come prologo dei festeggiamenti assisteremo all’inaugurazione del rifacimento della Piazzetta al di sotto della Cappelluzza a cura del Comune di Grottaminarda, in programma domani, intorno alle 19:30, dopo la Messa. Quindi, di seguito, l’evento più atteso, ormai, da venticinque anni : appunto la “Sagra del cicatiello con il pulieio”, inoltre spezzatino con patate, peperoni, salsiccia e, novità per i cinquant’anni della festa, pasta e fagioli con prosciutto e cotiche. Alle ore 21:30 spettacolo musicale della Mimmo Alessandrini Band. Si arriva così a
sabato, 5 luglio, quando alle ore 20:30 si continua con la seconda serata della sagra e alle ore 21:30 Tarantella Montemaranese della “Battista Band” con gruppo di ballo di Antonio Boccella.
Domenica 6 luglio alle 19:00 la Santa Messa presso la Cappelluzza e la solenne Processione per le vie principali del paese; alle ore 21:00 Spettacolo pirotecnico su Piazzale Padre Pio e alle 21:30 il concerto di Povia nel Rione Cappelluzza.
“La Festa della Cappelluzza – afferma il sindaco, Marcantonio Spera, che è tra l’altro originario della Cappelluzza – è un’eredità storica da preservare tra fervore religioso, momenti di preghiera collettiva e tavolate con delizie culinarie locali, semplici ma complesse nel loro valore simbolico e sacrale. Fede, cibo, divertimento, comunione per rafforzare i legami comunitari con la gioia di vivere e il desiderio di immergersi in un teatro culturale che si rinnova ogni anno conservando e perpetuando la sua anima sociale”.