Ancora un interessante lavoro letterario per Domenico Cambria, autore
della pubblicazione “Hirpinia”, un approfondimento della sua precedente
ricerca storica “Hirpinia il Sannio Ritrovato”. Un testo che ha lo scopo
di mettere in evidenza i reperti rinvenuti in questi ultimi anni di
lavoro, lungo la costa che va da Bagnoli a Nusco e che -come lo stesso
autore ribadisce- non vuole essere assolutamente di compendio agli
altri, né che intenda prevaricare studi condotti da eminenti cultori,
ma che abbia lo scopo di aprire un ampio spiraglio ai fini di una
ricerca più dettagliata. Irpino di nascita e appartenenza, Domenico
Cambria, non è uno storico di professione, ma un appassionato scrittore
della storia locale.
È un geometra che ha svolto il suo servizio presso l’Università in
Scienze Forestali” e presso l’Accademia Forestale di Firenze. Ambienti
che gli hanno consentito di conoscere meglio, non solo i maggiori
aspetti della sua professione, bensì quelli umani e culturali. Autore
di varie pubblicazioni, negli anni ha condotto una intensa attività di
ricerca, affrontando un argomento specifico che gli è molto caro sotto
diversi punti di vista e per differenti ragioni, tutte riconducibili
all’amore che ha per il suo territorio che seguita a portare avanti con
lo stesso spirito di sempre. Questa sua nuova fatica letteraria, si
configura essere, attraverso reperti, fonti orali, testimonianze e nella
sua ricca articolazione, di notevole interesse, un valore aggiunto che
contribuisce a diffondere la conoscenza della storia locale. Oggi che
sempre più spesso si sente parlare di luoghi che rischiano di essere
cancellati e stravolti nell’appiattimento del territorio e che con il
passare del tempo sono proprio gli uomini a cancellare, restituire alla
memoria collettiva di una comunità la loro identità originaria è un
patrimonio ingente, di solidarietà e di umanità, che l’autore ricalca
per alimentare la curiosità e coinvolgere affinché non si dimentichino
le tracce del passato.
Annamaria Picillo