Le partite difficili sono come quelle che il Lions ha giocato, al”Romano”, avversaria il Montesarchio. In attesa del risultato dell’Heraclea, impegnata in casa a Candela, i giallorossi ufitani fanno il solito gioco. In attacco, cinque tiri pericolosi, tre dei quali scoccati da appena fuori area da Riccio, e che in due occasioni hanno lambito il palo, un gol annullato per un fuorigioco, forse di millimetri: insomma i ragazzi di mister D’Alessandro potevano essere in vantaggio già nei primi quarantacinque minuti. Il Montesarchio ha giocato da trasferta. Di rimessa, o poco più.
Ma il Lions doveva essere più convinto e allargarsi sulle fasce. Una difesa a tre per marcare l’unica punta avversaria, il numero nove, ci è sembrata sprecata. Ma il secondo tempo, è andato ancora peggio: gli ospiti, su due errori difensivi, fanno due reti. Una su rigore, su disattenzione difensiva, e una su un contropiede dopo una palla persa dal Grotta ai limiti dell’area del Montesarchio. Errori dovuti alla giovane età dei giocatori ufitani.Entrambi segnati dal centravanti. Da quel momento è partito il forcing dei giallorossi, oggi in maglia bianca. Che, tra l’altro, ha colpito anche un palo e una traversa. Espulso per proteste anche il mister di casa. Grotta, intanto, ha accorciato le distanze. 1 a 2 con Volzone, di testa dopo un cross in area di Riccio. I padroni di casa mettono alle corde gli avversari e battono calci d’angolo consecutivi per tentare di arrivare al pareggio, mentre il Montesarchio strenuamente si difendeva lanciando palloni il più lontano possibile dall’area. Ed è così che arriva il sigillo di Riccio. Da fuori area un sinistro chirurgico a fil di palo. Con il portiere avversario immobile a guardare il pallone che si insacca in rete. Se avessero avuto qualche altro minuto a disposizione, i ragazzi questa partita l’avrebbero vinta.