Comincia una settimana decisiva per conoscere la sorte di Industria Italiana Autobus. Dopo lo sciopero generale di Grottaminarda, e la decisione del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso che, proprio nelle stesse ore decideva di prorogare di altri ventuno giorni la decisione di far entrare la Seri Industrial nel pacchetto azionario della fabbrica degli autobus di valle Ufita, per sostituire Leonardo, il socio pubblico, con un disimpegno sempre più probabile di Invitalia.
E, quindi, significherebbe dire addio allo Stato che si interessa dell’unico stabilimento nazionale in cui si costruiscono i mezzi pubblici per il trasporto pubblico locale. Ma la manifestazione nella cittadina ufitana ha suscitato ulteriori dubbi nei palazzi romani del governo, vista la grande partecipazione di tute blu, sindacati e sindaci del comprensorio. Che ad ogni passo dello sciopero hanno scandito la volontà di non volere, in IIA, il gruppo casertano dei Civitillo. Oggi dovrebbe essere resa nota, e perciò ufficializzata, la manifestazione di interesse del gruppo composto da Maurizio Stirpe, Valerio Gruppioni e Marchesini. E conoscere il piano industriale da presentare a governo e sindacati.
Questi ultimi sono fermamente decisi e, anche nello sciopero generale di Grottaminarda, hanno ribadito la necessità che “IIA resti a conduzione pubblica. Con una quota, se Leonardo toglie il disturbo, riservata ad Invitalia”. Che dovrebbe svolgere la funzione di sentinella, con una quota nemmeno tanto rilevante, sui futuri piani industriali. Un ruolo della durata di tre anni. Intanto cresce l’attesa, e l’apprensione per quello che sarà, dei metalmeccanici della valle dell’Ufita. Mentre all’ex Bredamenarini di Bologna, è previsto stamattina un sit in di operai e studenti.
L’obiettivo è quello, a Bologna come a Flumeri, del mantenimento dei livelli occupazionali e della produzione. Che vuol dire la lavorazione degli autobus. Dopodomani, intanto, ancora Seri Industrial dovrebbe presentare la proposta di piano industriale. E già da oggi al Mimit si potrebbe valutare l’offerta vincolante del supergruppo Gruppioni, Stirpe e Marchesini. Insomma, due proposte, probabilmente diverse una dall’altra. Il ministro del dicastero delle Imprese e del made in Italy dovrà scegliere quale sarà la migliore.
Se il segretario della Uilm provinciale, Gaetano Altieri, sottolinea: “Bisogna sentire il piano industriale e le garanzie che offrono. E poi si farà una valutazione“, il segretario provinciale della Fismic, Giuseppe Zaolino, aggiunge: “La differenza tra Seri e l’altro gruppo sta nell’approccio industriale: nel senso che, mentre Civitillo autobus non ne ha mai costruiti, quindi non ha nessuna esperienza per poter pensare al rilancio di IIA, ricordo che la Sit Car della cordata di Gruppioni da alcuni mesi sta producendo minibus da otto e dodici metri. Oltre alla necessaria managerialità“.