«Il tempo del canto è tornato» vi è scritto nel Cantico dei cantici. Sì, forse nel nulla cosmico della produzione musicale contemporanea, a volte la qualità torna a fare un’apparizione, quasi come un miracolo. Da pochi giorni è disponibile il secondo capitolo del meraviglioso progetto Qohelet, ispirato al Cantico dei Cantici, progetto curato da Alessandro Seravalle e da Gianni Venturi. Un’opera che va oltre i confini del banale per abbracciare un’esperienza artistica complessa e coinvolgente.
Nell’opera è stato coinvolto Gianpietro Seravalle, maestro di grooves e mixing, e il talentuoso sassofonista Emiliano Vernizzi, le cui note avvolgono l’opera con una magia unica. Questo lavoro fonde musica “altra” e poesia, dando vita a un’opera che, come ammoniva Massimo Cacciari parlando di Luigi Nono, “rifugge ogni semplicità”.
“Il nostro obiettivo non è intrattenere in modo superficiale, ma stimolare, emozionare e far riflettere”, afferma Alessandro Seravalle. Selene Caisutti, con il suo raffinato lavoro grafico, ha aggiunto ulteriore eleganza e profondità a questa creazione.
Questo disco è una vera e propria lirica, un’opera che evoca immagini bibliche intrise di profondità e mistero. La musica, unica nel suo genere, è impossibile da trovare altrove: intreccia poesia e suoni in un viaggio emozionale senza compromessi. Un lavoro di straordinaria qualità, dedicato a chi cerca nell’arte un’esperienza autentica e indimenticabile. Musica per chi non si ferma a un veloce e distratto primo ascolto.