Si sono concluse le elezioni amministrative di Avellino che hanno visto trionfare Laura Nargi contro Antonio Gengaro. La prima donna sindaca del capoluogo irpino è stata eletta con il 51,81% delle preferenze, mentre lo sfidante si è fermato al 48,16%. Ma come si è strutturato il voto in città?
Il centro cittadino ha premiato Antonio Gengaro. Dividendolo in 9 macro sezioni – alcune sezioni sono state raggruppate nel conteggio, ndr. -, il centrosinistra ha trionfato in 6, mentre i civici in 3. A Gengaro sono andati le sezioni del Palazzotto, di via Piave, via Oscar D’Agostino, via Scandone, della Solimena e di Contrada Baccanico. Mentre alla Nargi la Leonardo Da Vinci, via Colombo e via Roma. Per una differenza di 172 voti a favore di Gengaro.
Senza ombra di dubbio, la neo-eletta ha costruito il suo successo nelle periferie. Suddivise in 7 macroaree, la Nargi si è imposta in tutte, dilagando e non lasciando nulla al suo competitor. La candidata civica ha vinto con uno scarto importante a San Tommaso, Picarelli e Rione Mazzini. Prendendo in prestito una definizione dal gergo calcistico, Gengaro non è mai stato della partita. Al fischio finale, la differenza tra i due contendenti è di 1701 voti in favore della vincitrice.
A dividere Laura Nargi e Antonio Gengaro, alla fine, sono stati 889 voti. Il dato che rende di più il ribaltamento del risultato del primo turno ce lo consegnano gli incrementi dei voti del ballottaggio: la sindaca ha guadagnato, rispetto a quindici giorni fa, 2526 voti, lo sconfitto 259.