Diventa l’occasione per rovesciare i tanti luoghi comuni legati alla figura del compositore romantico Brahms lo studio di Gianluca Di Donato “Johannes Kreisler. Amori e amicizie del giovane Brahms” presentato questo pomeriggio al Circolo della stampa, nel corso di un incontro promosso dai Dogliosi, alla presenza del presidente dell’Accademia Fiorentino Vecchiarelli e del giornalista Gianluca Amatucci. E’ lo stesso Di Donato a spiegare come “Questo libro nasce dalla volontà di cercare di comprendere il rapporto tra il grande compositore romantico Brahms e Clara Schumann, moglie del compositore Robert, a partire dalle numerose lettere che hanno accompagnato il loro amore”.
Chiarisce come “sono proprio queste lettere a rivelare come intorno a Brahms gravitasse una cerchia di personaggi imprescindibili, di qui l’idea di un lavoro che rispecchiasse il contesto del romanticismo tedesco, dal dualismo di Brahms fortemente legato ad un autore come Hoffman, come testimonia la scelta del nome d’arte di Johannes Kreisler, personaggio fittizio creato da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann per l’omonimo gruppo di novelle Kreisleriana, ad artisti come lo stesso Robert Schumann, il più grande compositore romantico, la moglie Clara, la più grande pianista del tempo, Joseph Joachim, grande violinista e Albert Dietrich e Otto Grimm, principali esponente della scuola di Lipsia che si opponeva a quella di Weimar, più progressista che troverà uno dei suoi massimi esponenti in Wagner. E’ un libro pensato non solo per gli appassionati, che nasce dalla mia passione per Brahms a cui avevo già dedicato uno studio di carattere tecnico”.
E sul rapporto tra Clara Schumann e Brahms “Ad emergere una figura fortemente attenta alla propria immagine, fino al punto di trascrivere tutte le lettere inviategli da Brahms, convinta che un giorno sarebbero state pubblicate”
Quindi si sofferma sulla carica innovativa della sua musica “Brahms è stato un compositore capace di abbracciare tre secoli, è partito dalle idee del classicismo viennese per incarnare i più grandi ideali del romanticismo, quindi ha aperto le porte alla musica del Novecento strumentale, sintesi di tre secoli. Come pianista ho sempre avuto una fortissima empatia con Brahms e Schubert. Ad impreziosire il volume alcuni inediti legati alla formazione di Brahms”. Ad impreziosire l’incontro le letture della professoressa Ilde Rampino.