Di Nunzio Esposito
Il 15 marzo 2025 si è tenuto presso l’Auditorium dell’Istituto Omnicomprensivo “Manzi-Maffucci” di Calitri l’evento “La ‘Cura’ della Pace – La nostra scuola ripudia la guerra”, un’importante iniziativa che ha coinvolto studenti, docenti ed esperti per riflettere sulla guerra e sulle sue implicazioni politiche, economiche e giuridiche.
L’evento e i saluti istituzionali
L’evento è stato aperto dalla dirigente scolastica dell’Istituto “Manzi-Maffucci”, la Dott.ssa Deborah De Meo, e dal sindaco di Calitri, Michele di Maio, i quali hanno sottolineato l’importanza della sensibilizzazione dei giovani su un tema così attuale e drammatico. A moderare l’incontro è stata la Dott.ssa Eleonora Palladino, vicepresidente dell’Associazione “Donne per il sociale”.
Il capitalismo e l’ipocrisia dell’Occidente
Il Prof. Vincenzo Fiore, docente di Storia e Filosofia, ha affrontato il tema “Le ragioni di una guerra senza ragione”. Nel suo discorso ha evidenziato come la guerra sia spesso un prodotto del capitalismo, un fenomeno strutturale che necessita del conflitto per alimentare il proprio ciclo economico. Ha denunciato l’ipocrisia dell’Occidente, che da un lato si proclama difensore della pace e dei diritti umani, ma dall’altro è uno dei principali produttori di armi e fomentatore di conflitti globali per interessi economici. Secondo Fiore, la guerra non è un incidente della storia, ma uno strumento deliberato di potere e profitto, indispensabile a un sistema economico basato sulla competizione e sullo sfruttamento delle risorse.
Diritto e guerra: una convivenza impossibile?
Il Prof. Paolo Garofalo, docente di Diritto, ha invece affrontato il tema “La guerra e il diritto”, analizzando il complesso rapporto tra conflitto e normativa internazionale. Ha illustrato come esistano leggi internazionali atte a regolamentare la guerra, che teoricamente dovrebbero limitare le atrocità dei conflitti. Garofalo ha inoltre fatto un excursus sulle fonti del diritto, illustrando vari esempi.
La minaccia nucleare: un rischio concreto
La Prof.ssa Vincenza Zarrilli, docente di Scienze, che ha discusso “La minaccia nucleare”. Il suo intervento si è focalizzato sulla natura delle armi nucleari, il loro funzionamento e le devastanti conseguenze del loro utilizzo. Ha spiegato la differenza tra bombe atomiche e termonucleari, illustrando il potenziale distruttivo di questi ordigni e il rischio che rappresentano per l’umanità.
Il contributo degli studenti
Gli studenti dell’istituto hanno avuto un ruolo attivo nell’evento, presentando i lavori svolti sul tema della guerra e della pace. Attraverso riflessioni e progetti, hanno affrontato il concetto di volontariato nei contesti di guerra, la disinformazione mediatica sui conflitti e le possibili alternative alla guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.
Le conclusioni e l’impegno della scuola
Le conclusioni sono state affidate a Brunella Carraturo, referente Emergency Avellino-Benevento, che ha ribadito l’importanza di iniziative come questa per sensibilizzare le nuove generazioni alla pace e al rispetto dei diritti umani.
L’evento si è concluso con l’affissione dello striscione “QUESTA SCUOLA R1PUD1A LA GUERRA”, un segnale forte dell’impegno della comunità scolastica contro la violenza e la sopraffazione. Dove il numero 1, in sostituzione della i, rappresenta l’articolo 11 della Costituzione.
Inaugurazione della ‘Pietra d’Inciampo’
A mezzogiorno, presso la Torre di Nanno, è stata inaugurata la “Pietra d’Inciampo”, realizzata dal maestro scalpellino Michele Del Re. Questo simbolo, inserito nel tessuto urbano, serve a ricordare le vittime della guerra e a mantenere viva la memoria dell’importanza della pace.
Conclusione
L’evento “La ‘Cura’ della Pace” è stato un momento di grande riflessione e partecipazione, che ha permesso di analizzare il fenomeno della guerra sotto molteplici punti di vista. La scuola, attraverso questa iniziativa, ha dimostrato di essere un luogo di formazione non solo accademica, ma anche etica e civile, fornendo agli studenti strumenti critici per comprendere il mondo e contribuire a un futuro di pace.