Avellino – “Sconcerto e sdegno per l’attacco violento e scomposto di cui è stato vittima il consigliere regionale Maurizio Petracca nell’ambito dell’edizione odierna del telegiornale dell’emittente televisiva Irpinia Tv.
A Petracca, a cui giunga sincera ed autentica la nostra solidarietà, vengono attribuite parole che non ha mai proferito, impedendo, secondo la ricostruzione andata in onda totalmente priva di ogni aderenza alla realtà e artatamente inventata, alla troupe dell’emittente televisiva l’accesso ad una riunione della coalizione di centrosinistra che stava per iniziare presso la sede della nostra federazione provinciale”.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla segreteria provinciale del Partito Democratico di Avellino.
“Il consigliere Petracca – si legge ancora – non ha proferito parola alcuna, né tantomeno ha usato toni o espressioni che non appartengono minimamente al suo linguaggio e al suo costume, in particolar modo nell’interlocuzione con i rappresentanti della stampa con i quali da sempre intrattiene relazioni rispettose e cordiali. D’altronde, le altre testate giornalistiche presenti questa mattina si sono guardate bene dal mandare in onda o scrivere ricostruzioni così sconsiderate, perché inventate di sana pianta, ricostruzioni strumentali, volte a gettare fango sulla persona di Maurizio Petracca e delle forze politiche e sociali presenti al tavolo che nasceva, come nelle legittime prerogative di partiti ed associazioni, per tenersi in forma riservata”.
“E’ giusto e necessario – così conclude la nota – che la pubblica opinione sia messa a conoscenza di un certo modo di fare informazione nella nostra provincia. Il servizio televisivo andato in onda questo pomeriggio rappresenta una pietra tombale per il giornalismo che dovrebbe basarsi sulla fondatezza e veridicità delle notizie. In questo caso notizie non ce n’erano, lasciando spazio a grevi illazioni. Ci troviamo di fronte ad un episodio di assoluta gravità. Quando la stampa diventa strumento di denigrazione gratuita attraverso un uso violento delle parole non svolge certamente il proprio compito. Al contrario, mina le fondamenta democratiche della nostra società civile”.