“Da candidato sindaco del centrosinistra sono contrario a qualsiasi sorta di accordo con la sindaca Laura Nargi, che altro non è che la diretta espressione dell’ex sindaco Festa. Noi ci siamo candidati contro la compagine di Festa e di Nargi e non possiamo tradire il mandato elettorale e la linea che ha espresso il nostro partito in questi anni, prima e dopo le amministrative, una posizione che hanno ribadito recentemente il segretario provinciale Nello Pizza e il presidente del Pd irpino, Gerardo Capodilupo. Dobbiamo essere seri, corretti e coerenti”.
Antonio Gengaro, consigliere comunale Pd, ricorda che non c’è margine di trattativa tra i dem e la sindaca, né al voto per il Consuntivo, all’ordine del giorno della seduta di consiglio comunale di mercoledì, e neppure dopo per appoggiare magari un governo di scopo, di salute pubblica, a tempo limitato, guidato dalla sindaca Nargi.
“Noi – ricorda – ci siamo candidati contro un coacervo di interessi dannosi per la città. E a distanza di pochi mesi dall’insediamento dell’amministrazione Nargi possiamo constatare che il disastro è totale, che il Comune di Avellino è sempre più a rischio dissesto, che imprenditori senza scrupoli continuano spalmare cemento in deroga al Piano urbanistico, che il Fenestrelle viene cementificato, che ci sono gravi anomalie nei settori urbanistica e lavori pubblici. C’è una maggioranza a pezzi e in crisi di identità, mentre la giunta è cambiata già tre volte. Noi siamo all’opposizione e non ci prestiamo ad inciuci da Prima Repubblica, a manovre di palazzo degne di un Gava o di un Pomicino, manovre andreottiane”.
Meglio un commissario?
“Non possiamo votare il Consuntivo e non possiamo immaginare di sostenere una amministrazione di salute pubblica che ha come sindaco Nargi. Per diverse ragioni. Non c’è una motivazione per un governo di scopo, non ne vedo la necessità, non ci sono emergenze, non c’è stato un terremoto, se non politico. E la crisi in maggioranza non ci riguarda. Soprattutto, un governo di salute ad Avellino si discosta dalla linea che il Pd segue a livello nazionale per la costruzione del Campo largo, di una alleanza progressista, di una compagine di centrosinistra a Napoli, in Campania, alle Politiche. Inoltre, da candidato sindaco del centrosinistra sono stato votato per il 20 per cento dal Pd e per l’altro venti per cento dalle altre forze politiche del centrosinistra: non possiamo accettare un accordo politico del Pd con la sindaca a cui ci siamo contrapposti come coalizione: non possiamo rompere l’alleanza. I cittadini ci hanno votato per stare all’opposizione e gli elettori e i militanti con cui mi confronto sono contrari all’inciucio, non vogliono un partito di infingardi sempre pronti a spartirsi l’ultima fetta di potere rimasta sul piatto. Il Pd di Schlein è un partito che mette al primo posto la dignità dei valori e dei militanti con la schiena dritta”.