“Siamo presenti in questi giorni ai presidi degli agricoltori irpini, per rappresentare le proposte secondo noi più utili al territorio e alle persone delle zone interne, come fatto ad esempio da compagni interni al movimento con i contenuti inseriti nella piattaforma contro il fotovoltaico a terra e l’eolico selvaggio”.
Il segretario provinciale Tony Della Pia aggiunge. “È necessario chiarire che oggi al capitale della speculazione interessa una natura a buon mercato, pertanto la lotta deve chiarire fra i suoi obbiettivi che il problema non sono i contributi che non vengono erogati da regione, Stato ed Europa, ma quello che ci viene tolto, a partire dalla caduta libera dei prezzi dei prodotti agroalimentari primari come il grano. È necessario rivendicare un futuro dignitoso e di qualità con impegno unitario e condiviso delle lotte di chi la terra la lavora davvero.
È necessario rivendicare un agroalimentare italiano che rispetti gli standard di qualità e salubrità. Il settore non può essere governato dalla grande industria che importa a costi minori prodotti dall’estero coltivati con fitofarmaci e diserbanti senza regole e dopo averli lavorati in Italia si fregi del Made In Italy, configurando una vera e propria truffa alimentare legalizzata”.
Della Pia conclude: “La consapevolezza di un rischio di infiltrazione di forze della ultradestra meloniana e salvininana, che a diverso titolo provano a mettere il cappello, ci deve spingere ad evidenziare le contraddizioni di chi vorrebbe intestarsi la protesta da un lato ma aumenta l’Irpef sui terreni agricoli dall’altro”.