AVELLINO – C’è un’altra vertenza che, in Irpinia, va avanti da anni. Senza che si possa vedere una via di uscita: quella dell’Asidep, l’azienda partecipata della Provincia, nel settore della depurazione delle aree industriali del cratere, con 53 operai, e altrettante famiglie, che sono allo stremo. E alla disperazione. Da cinque mesi, ormai, aspettano uno stipendio. Sempre promesso dal presidente dell’Asi, Pasquale Pisano, ma che non arriva mai. Senza tredicesima. Ed il loro è un primo maggio di lotta.
Perché non mollano. Da Pianodardine, infatti, denunciano “l’atteggiamento arrogante e vessatorio, le scelte dell’Asi di Avellino che impoverisce lavoratori e famiglie”. E aspettano non soltanto “gli stipendi, da cinque mesi” ma che si apra uno spiraglio “per le prospettive future”. I cinquantré lavoratori della depurazione irpina, chiedono perché “si è preferito il subentro di un privato nella gestione della depurazione industriale, mettendo alla porta le professionalità, l’esperienza e la competenza” che hanno.
I dipendenti Asidep addebitano “alla politica al potere nell’ente, che ha dimostrato arroganza e saccenza” quello che sta accedendo. E domani ci sarà il blocco degli impianti.