A poco più di tre anni dal suo insediamento, il Questore Maurizio Terrazzi termina il suo incarico ad Avellino. Dopo tre anni di grande impegno, sia professionale che umano, Maurizio Terrazzi, numero uno di via Palatucci, cede il timone. Domenica varcherà per l’ultima volta i cancelli della Questura che ora attende l’arrivo delnuovo questore entro maggio.
“Già al momento del mio arrivo, mi sono trovato davanti una città in condizioni accettabili dal punto di vista dell’Ordine e della Sicurezza pubblica, con le dovute eccezioni e riserve di alcuni fatti. Al di là delle valutazioni di merito, Avellino necessita di una attenzione attiva. Le esigenze dei cittadini sono elevate ma stiamo parlando di una realtà sostanzialmente sana e, sicuramente, deve essere mantenuta così in uno sforzo senza termine”, esordisce il Questore. Tra le principali operazioni della Polizia Giudiziaria che il Questore dice “non potrà dimenticare” l’omicidio di Aldo Gioia, così come i conflitti a fuoco avvenuti in questo autunno, piuttosto che i fatti di sangue di Capodanno. Sono stati eventi difficili dove i ragazzi, con professionalità e impegno, sono stati eccezionali”.
I clan, in provincia di Avellino, si stanno organizzando: “Non c’è un mutamento di valutazione sul pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata. Sono cambiate almeno in parte le manifestazioni e le modalità operative. Grazie a Dio non operano i clan dei primi anni duemila. Questa provincia può contare sulla grande attenzione della Procura con l’attività del Procuratore Airoma che ha una grande esperienza e offre una importante garanzia a questo territorio. Non sottovalutiamo neanche i fatti di estorsione che ci sono sempre stati, oggi però emerge un fatto positivo: contrariamente al passato ora ci sono le denunce. Il territorio avellinese, offre questo: c’è fiducia nelle forze di Polizia”.
E Sull’escalation di microcriminalità in città: “Io da tempo ho imparato che non si può rispondere con dati oggettivi a sensazioni altrettanto oggettive, i fatti sono chiari: la rapina dello scorso giorno ha visto l’intervento immediato della Mobile con la cattura del presunto rapinatore. Ci sono risposte concrete che garantiscono sicurezza. E poi ribadisco che l’Irpinia è una provincia sostanzialmente sana, non abituata a difendersi in un certo modo. Questo scoraggia le batterie di ladroni che arrivano da altre realtà. Bisogna orientare le Forze di Polizia nei luoghi o quartieri che per storia presentano degli indici che chiedono più attenzione, ripeto siamo in una provincia di persone perbene”.