Allargare la rete della solidarietà per superare gli orrori della guerra e provare a guardare al futuro con maggiore ottimismo. Viola Ardone, autrice del romanzo “Il treno dei bambini”, ha incontrato gli studenti del Liceo “Imbriani” di Avellino nell’ambito del progetto “Einaudi Amico Libro 2024/25” che, anche quest’anno, arricchisce l’offerta formativa della scuola, coinvolgendo docenti e studenti di ben 12 classi dell’Istituto, distribuite in tutti gli indirizzi di studio: Linguistico, Musicale, Scientifico tradizionale, Scientifico tradizionale con ampliamento della Comunicazione e Scientifico opzione Scienze applicate.
Uscito nel 2019, il libro, tradotto in 25 lingue, ha riscosso da subito grande successo, sia in Italia che all’estero, tanto da diventare il caso letterario italiano alla fiera del libro di Francoforte. Nel 2024 è diventato anche un film per la regia di Cristina Comencini. “É sempre emozionante e coinvolgente incontrare i ragazzi che, a distanza di sei anni dall’uscita del libro, mi continuano a trasferire emozioni e sensazioni toccanti. Nei loro occhi – precisa l’autrice- leggo partecipazione per la storia del protagonista, Amerigo, ma anche tanta preoccupazione per gli scenari internazionali decisamente complicati con i quali siamo costretti a convivere da tempo. Il tema della guerra continua ad essere un incubo, dal quale sembra difficile liberarsi. Questi momenti di confronto sono molto importanti, perché rappresentano delle straordinarie occasioni di riflessione.”.
Il progetto promosso dalla referente, la professoressa Anna Garritano, e condiviso dal Dirigente Scolastico Sergio Siciliano e dai docenti del Dipartimento di Lettere dell’Istituto, risponde all’esigenza di favorire l’amore per la lettura tra i giovani. “Il libro è dedicato ad una pagina della storia italiana poco conosciuta, ma che merita l’attenzione di tutti e soprattutto delle giovani generazioni. Il protagonista Amerigo – racconta la professoressa – è un bambino napoletano di sette anni, che come altri 70000 bambini meridionali salirà sui “treni della felicità”, organizzati nel 1946 dal partito comunista, per farli trasferire nelle regioni italiane del centro-nord e salvarli dalla miseria. La scrittrice con tocco geniale ha deciso di raccontare la vicenda dal punto di vista di Amerigo che sorprende sempre il lettore da un lato per la sua semplicità, dall’altro per la sua capacità di crescere in fretta e di capire che per realizzare i suoi sogni deve rinunciare a tutto quello che ha”.
Una storia che racconta una separazione dolorosa, ma anche l’abbraccio della nuova famiglia di Amerigo a Modena e, a distanza di molti anni da quella partenza, la riconciliazione con la madre. “La nostra scuola – precisa – è da sempre impegnata in percorsi di formazione significativi e innovativi, che mettono al centro dell’azione educativo-didattica le studentesse e gli studenti. Per questo motivo il progetto Einaudi Amico Libro è una tessera che arricchisce il mosaico dell’offerta formativa dell’Istituto”.