“Non è più possibile aspettare, c’è bisogno, oggi più che mai, di un’alleanza educativa che unisca scuola, Chiesa e istituzioni centrata sull’uomo”. A sottolinearlo il Vescovo di Avellino Arturo Aiello, nel corso del confronto con i dirigenti scolastici irpini, tenutosi questo pomeriggio al Polo Giovani di Avellino. Non ha dubbi Aiello “E’ chiaro che questo patto non può più essere rimandato, di fronte ai pericoli che caratterizzano la società di oggi, in un tempo che vede perdere pezzi di umanità, dalle guerre ai gesti di violenza che caratterizzano anche la nostra città”. Sottolinea la necessità di un cambiamento del paradigma educativo “Abbiamo assistito, negli ultimi anni, ad un passaggio dall’accentuazione del dovere all’enfasi sul piacere. Oggi c’è bisogno di una nuova paideia, di un nuovo impianto educativo che insegni a dilazionare il piacere. Poichè l’ossessione per il piacere finisce per distruggere il piacere stesso”. Sottolinea l’azione preziosa portata avanti dalla scuola: “Senza la scuola siamo perduti. Se ancora conserviamo uno sguardo antropologico lo si deve alla scuola e alla sua capacità di consegnare racconti. I docenti sono cantastorie chiamati ad affascinare il pubblico degli studenti”. Pone l’accento sulla necessità di “far intravedere il piacere del sapere, destando l’attenzione dell’altro”. Cita Don Lorenzo Milani e le sue sfide che restano intatte per un’istruzione che sia per tutti. “Voleva che i giovani capissero quanto l’istruzione li avrebbe potuti aiutare a comprendere la realtà e difendersi”. Ricorda come sia indispensabile educare i giovani alle emozioni, in un tempo di analfabetismo emotivo “in cui la dimensione della rappresentazione finisce per oscurare il reale”. Di qui la necessità di allargare l’alleanza educativa, a partire dalla collaborazione tra scuola e famiglia, poichè “solo restando uniti potremo essere incisivi”. A introdurre l’incontro le parole di don Antonio Fucci che si sofferma sul progetto della Scuola politica promosso dalla diocesi attraverso incontri e laboratori e invita le scuole a collaborare in vista del Giubileo del 2025.
E’ quindi la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Fiorella Pagliuca a porre l’accento sull’importanza di una giornata come questa che “diventa occasione di riflessione su una visione educativa che metta lo studente al centro, in un momento in cui i giovani sono privi di figure di riferimento, con genitori assenti o iperprotettivi che proiettano sui loro figli le proprie aspirazioni e chiedono loro di essere all’altezza di standard altissimi”. Spiega come “Assistiamo a una mezzanotte dello spirito, di fronte al prevalere di violenza e della ricerca del profitto, ecco perchè è tempo che l’umanità reagisca”. Quindi rilancia l’appello a restare uniti per lavorare nella stessa direzione “La speranza è che questo incontro possa diventare un appuntamento annuale”. A concludere l’incontro lo scambio di auguri di Natale e un prezioso dono per i dirigenti scolastici di una Natività, nel segno della nuova sfida che unisce le realtà del territorio.