Scrive agli studenti il vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi Pasquale Cascio. Un augurio, alla vigilia del nuovo anno, che è soprattutto un appello alla pace “Carissimi, è un bisogno del cuore, con un grande desiderio di fraternità e di amicizia, indirizzare a voi questo saluto e un sincero augurio per il nuovo anno scolastico.La realtà scolastica, nella sua ricchezza e varietà di persone, costituisce la bellezza del presente e la speranza del futuro. Il nostro territorio, con la semplicità e l’umanità dei nostri paesi, è bello per la presenza dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, guidati, educati ed amati da tutti gli adulti impegnati a vario titolo nell’organizzazione scolastica”.
Per ribadire che “Tutto quello che si vive e si costruisce nella scuola costituisce la speranza del nostro futuro. Perciò auguro che la scuola sia il luogo in cui l’amore per il sapere acquisti il sapore dell’amore fraterno e lo sviluppo del proprio pensiero critico contribuisca alla crescita del progresso sociale e del bene comune. Siamo tutti chiamati ad arricchirci del sapere trasmesso e a partecipare alla crescita del sapere condiviso: in questo incontro continuo si risolve la paura della passività nell’apprendimento e il rischio del protagonismo nell’isolamento. È sempre più difficile offrire la ricetta della buona scuola. Accogliamo le indicazioni che vogliono aiutare il buon andamento della vita e della finalità della scuola. Allo stesso tempo, conoscendo e amando i nostri ragazzi e i nostri giovani, esercitiamo quella feconda creatività che incarna nella nostra realtà l’opera educativa e permette a tutti di crescere. Siamo tutti “allievi”, ciascuno nella sua posizione, nel suo ruolo e nella sua specifica originalità, perché possano crescere la socialità, la solidarietà e la gioia dell’appartenenza ad una comunità aperta. In questo tempo preoccupante ed angosciante scriviamo sulle nostre scuole la parola pace, che è vera come augurio per il mondo nella misura in cui è vissuta nelle relazioni scolastiche. L’augurio di pace nasce da ogni cuore e dai nostri cuori pacificati!Vi saluto e vi benedico!”