Neppure la sindaca si è fatta vedere nella seduta di consiglio comunale di questa mattina. Presenti: Ettore Iacovacci, consigliere comunale del Pd, Geppino Giacobbe e Sergio Trezza di Moderati e Riformisti, e Gerardo Melillo di Forza Avellino.
Laura Nargi avrà ormai compreso che non c’è margine di mediazione, che in pratica non ha più una maggioranza. Ieri a salvarla è stata l’opposizione, che restando in aula ha permesso il numero legale, mentre il provvedimento sulla revisione delle partecipate è passato grazie ai voti del gruppo di Siamo Avellino – sei consiglieri eletti nella lista del primo cittadino – e degli alleati, Giacobbe, Trezza – del gruppo che fa riferimento al consigliere regionale Livio Petitto -, e Melillo – di Forza Italia di Angelo D’Agostino – . Undici voti a favore se si conta anche il sì di Ugo Maggio, presidente del consiglio comunale, vicino da sempre a Gianluca Festa, e della stessa sindaca.
L’ atteggiamento dell’opposizione, che ha permesso che la seduta si svolgesse fino a un certo punto, non è piaciuto però a Ettore Iacovacci: “Per dirla come il governatore Vincenzo De Luca, voglio fare la politica e non politica politicante”. Il consigliere di opposizione ha annunciato di voler lasciare il gruppo Pd spiegandone i motivi: “Hanno garantito il numero legale. Sembra che vogliano accordarsi con il sindaco, essere stampella di Nargi”, ha affermato. “La sindaca – ha aggiunto – può costruire una nuova maggioranza o andare a casa: questa è la politica. Oggi non è venuto nessuno in consiglio, ne prenda atto”.
Ha ragione. E’ chiaro che lo strappo tra Nargi e Festa sia irriducibile. E non solo perché la quadra nella composizione della nuova giunta non si è trovata, ma perché l’ex sindaco è intenzionato comunque a tornare al voto in primavera sperando di vincere ancora e indossare di nuovo la fascia tricolore. Non vuole comunque sfiduciare Nargi almeno formalmente anche se nella sostanza fa venir meno il sostegno dei 14 consiglieri della lista Davvero e W la Libertà. Entro il 4 febbraio, avrebbe detto Festa ai suoi, sarà tutto finito.