“In un tempo in cui i segni della fede sono sempre più esigui, le immagini si caricano di un valore forte, ci ricordano la presenza di Dio e il ruolo centrale della Vergine nelle nostre vite”. Spiega così il vescovo di Avellino Arturo Aiello il valore di cui si carica il gruppo scultoreo dedicato alla Vergine col Bambino, realizzato dagli artisti della Val Gardena e inaugurato nella chiesa del Rosario in occasione della celebrazione della Vergine del Rosario. “L’arte sacra – prosegue Aiello – ci consente di raggiungere l’essenza di ciò che contempliamo. L’immagine è parte stessa dell’amore che proviamo nei confronti di qualcuno”. Anche se non risparmia critiche agli eccessi nell’uso delle immagini che caratterizzano la società di oggi, a partire dai social. Ribadisce con forza il ruolo del Rosario, che ha il valore di un fascio di rose offerto alla Vergine “Una pratica che dovremmo trasmettere ai giovani. Il vostro vescovo è un tifoso del Rosario, che è più potente di tutti i farmaci ed è una terapia che ci aiuta a stare meglio. Io cerco di recitare il Rosario almeno tre volte al giorno e se io riesco a trovare il tempo di dedicarmi a questa preghiera potete farlo anche voi Ai tanti che non ne comprendono l’utilità, chiedo quante volte diciamo alle persone che amiamo di amarle? La frase è sempre la stessa ma ogni volta lo diciamo in modo diverso. Lo stesso vale per l’apparente monotonia del Rosario che si trasforma in musicalità. Non è un talismano ma anche solo toccarlo ci richiama alle cose di Dio”
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