L’Arpac rende noti i risultati del primo ciclo di monitoraggio di diossine, furani, policlorobifenili diossina-simili dispersi in atmosfera nei pressi del luogo dell’incendio divampato nel pomeriggio dello scorso 31 luglio in un deposito di autoveicoli nel territorio comunale di Pompei.
I risultati evidenziano una concentrazione complessiva pari a 0,055 pg/Nm3 I-TEQ (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente), inferiore ai valori di riferimento correntemente utilizzati dalla comunità scientifica, in particolare alle concentrazioni di tossicità equivalente indicate dal Lai, organismo tecnico della Repubblica federale tedesca, dell’ordine di 0,15 pg/Nm3 I-TEQ. I risultati si riferiscono a un periodo di monitoraggio di 24 ore dalla sera del 31 luglio alla sera di ieri.
I dati grezzi del laboratorio mobile posizionato a circa 500 metri dal luogo dell’incendio, in grado di rilevare le concentrazioni, anche orarie, di un set di inquinanti atmosferici che comprende ossidi di azoto, monossido di carbonio, polveri sottili, benzene, toluene, xilene, fino al primo pomeriggio di oggi non fanno registrare superamenti dei limiti di legge applicabili né nostrano un andamento delle concentrazioni orarie riconducibile all’incendio.
Eventuali ulteriori risultati di rilievo verranno pubblicati sul sito arpacampania.it non appena disponibili.