E’prevista questa mattina, a meno di rinunce da parte della difesa rappresentata dall’avvocato Benedetto Vittorio De Maio, l’istanza di annullamento del sequestro probatorio disposto dalla Procura di Avellino nel corso delle perquisizioni eseguiti il 22 settembre anche a carico del consigliere regionale e presidente della Commissione Sanita’ della Regione Campania Vincenzo Alaia. A partire dal telefono in uso all’esponente politico. La discussione è prevista davanti al Tribunale del Riesame per le misure reali di Avellino, presieduto dal giudice Sonia Matarazzo.
L’indagine della Procura di Avellino, coordinata dal Procuratore Aggiunto Francesco Raffaele, riguarda un concorso per veterinari bandito dall’ASL di Salerno. Questa sarebbe la procedura concorsuale per cui una candidata, grazie all’intermediazione di un altro soggetto residente in provincia di Avellino, a quanto pare un suo collega, avrebbe brigato per ottenere un incontro e l’intervento del consigliere regionale Enzo Alaia, presidente della Commissione Sanità della Regione Campania.
Sulla vicenda sono in corso le indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, che proprio il 22 settembre avevano eseguito il decreto di perquisizione firmato dal Procuratore Aggiunto di Avellino Francesco Raffaele p resso lo studio del consigliere regionale, nel cuore di Avellino e l’abitazione del consigliere regionale ad Avella. Nell’inchiesta condotta dalla Procura di Avellino – a firmare il decreto il pm della procura di Avellino Francesco Raffaele – vi sarebbero altre 4 persone con le stesse accuse.
L’indagine, partita da Agropoli, è relativa a presunte irregolarità in concorsi pubblici nella sanità. Secondo l’ipotesi investigativa, ancora in fase iniziale, le procedure concorsuali sarebbero state pilotate.L’inchiesta sarebbe nata in maniera accidentale: nel corso di altre attività investigative sarebbero emerse le conversazioni che hanno aperto il filone sui concorsi dell’azienda sanitaria di Salerno. Almeno questa l’ipotesi investigativa nella fase embrionale dell’inchiesta sui concorsi pilotati in ambito sanitario.
A carico dei quattro indagati la Procura di Avellino contesta provvisoriamente l’ipotesi di reato di corruzione in concorso. Nei guai anche un collaboratore di Alaia, anche lui iscritto nel registro degli indagati. La candidata a superare il concorso avrebbe anche incontrato in una occasione il consigliere regionale. In occasione dell’incontro avrebbe portato con se due chili di mozzarelle, regalo che avrebbe fatto anche ad altre persone da lei avvicinate in vista del concorso.