“La crescita della ricchezza prodotta in Irpinia, pur distante dalle aree più sviluppate del nostro paese, è più dinamica della media italiana, segnando una performance superiore alle attese, al netto della flessione del manifatturiero”. É l’incipit del “Focus Economia Irpinia Sannio 2025” della locale. Camera di Commercio che registra anche incoraggianti segnali di crescita in provincia. Un contributo significativo arriva (altra sorpresa) dal sistema culturale e creativo, che incide in misura maggiore rispetto ad altre aree del Mezzogiorno. Non solo: le filiere produttive locali mostrano una buona capacità di adattamento, con segnali di rafforzamento delle specializzazioni territoriali. Una buona mano arriva dagli Enti del Terzo Settore, sempre più attivi
nella coesione sociale e nello sviluppo di servizi.
Fin qui le buone notizie che, se non finiscono, poco ci manca. Il primo campanello d’allarme arriva dal capitolo dedicato alla popolazione e all’andamento demografico. Dallo scenario proiettato al 2050 emerge un possibile calo del 20% della popolazione, da abbinare a un marcato invecchiamento, in linea con le aree interne italiane. In pericolosa flessione anche i consumi delle famiglie, più bassi della media nazionale, a danno soprattutto delle microimprese e del commercio. I giovani faticano, non poco, a trovare lavoro: un dato che non sorprende e che va collegato direttamente all’aumento dei numeri dell’emigrazione. Il progressivo invecchiamento della popolazione, ha anche una lettura positiva, in quanto alimenta la cosiddetta “silver economy”, con nuove esigenze, nuovi servizi e nuova domanda. Tengono le imprese storiche, un nucleo di competenze, flessibilità e innovazione, che continua a far girare il motore dell’economia irpina.
Un altro capitolo del rapporto è dedicato al gap infrastrutturale, uno dei punti deboli del nostro territorio. La rete ferroviaria di Avellino (come noto la stazione ferroviaria del capoluogo non è operativa da diversi anni) e Benevento si colloca molto al di sotto degli standard nazionali per estensione e qualità. La rete stradale è ampia, ma in alcuni tratti presenta criticità importanti in termini di sicurezza, con Benevento tra le province con l’indice di
mortalità più alto d’Italia. Il parco veicoli è poco rinnovato: basti pensare che oltre il 50% viaggia ancora con alimentazione a gasolio, mentre i veicoli elettrici fanno fatica trovare spazio. In questo contesto, emerge dal Focus della Camera di Commercio Irpinia Sannio, investimenti infrastrutturali e digitali restano leve decisive per
rendere più attrattivo il territorio. Interessante anche il capitolo dedicato all’imprenditoria, nel quale si rimarca la presenza in Irpinia di “un tessuto produttivo con buona capacità di adattamento, con export in crescita e più diversificato. Buona anche la propensione all’innovazione, “spinta anche dalla partecipazione a progetti e iniziative del Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio”. Stabili le sofferenze bancarie e il credito alle imprese, in aumento anche i depositi bancari di famiglie e imprese: un segnale di fiducia e di maggiore capacità di risparmio.



