Una festa per riscoprire il senso di appartenenza a una comunità e insieme il valore dell’accoglienza, l’orgoglio delle radici e insieme la necessità di abbattere qualsiasi barriera. E’ la carovana del Pino Irpino, giunta alla sua dodicesima edizione, partita questa mattina da Monteforte, dove si è ritrovata nello spazio antistante l’IC Aurigemma. Un viaggio che attraversa 118 comuni, percorrendo quasi mille chilometri nel segno di accoglienza, pace e solidarietà per superare rivalità tra campanili e non dimenticare chi vive una condizione di disagio. A caratterizzare il passaggio nei diversi comunit sarà infatti la raccolta di beni di prima necessità da donare alle famiglie individuate dalla Caritas. Ad accogliere i giovani dell’associazione Irpiniativogliobene, guidati da Sirio Di Capua e Francesco Iandolo, una delegazione di studenti dell’IC Aurigemma e il gruppo Scout di Monteforte. A fare gli onori di casa il sindaco Fabio Siricio e il vice parroco don Diego Della Bella. A campeggiare gli striscioni dedicati ai modi di dire del dialetto irpino e le bandiere della pace, per ribadire come ciascuno è chiamato a fare la propria parte per costruire un futuro in cui non contino bandiere, colore della pelle o religione. Un appello all’accoglienza per sottolineare come l’Irpinia sia stata e sia ancora terra di emigranti ed emigrati, impreziosito dalla presenza dei colori delle nazioni del mondo, con un chiaro riferimento alle comunità straniere presenti sul territorio. Dalla pallina donata dagli studenti dell’IC Aurigemma alla carovana per essere sistemata sull’albero di Natale che sarà allestito nel giardino del Convitto al contest con tanto di esibizione musicale del Cantapino, fino al gioco da tavola dedicato alla nostra terra “Irpinia, storta va, deritta vene” della casa editrice Demoela, nato dall’idea di Federica Brogna, illustrato da Gaia Guarino e realizzato graficamente da Shibui Studio. Un viaggio nella cultura irpina tra proverbi, modi di dire, imprevisti dialettali e tappe simboliche. Al sindaco Fabio Siricio il compito di partecipare al primo lancio di dadi. Presente anche il professore Amerigo Russo dell’Università di Salerno che ha curato un questionario per il benessere psicologico, per raccontare come il senso di comunità incida sulle nostre vite. Per ribadire ancora una volta “Irpinia ti voglio bene”, come gridato dai cittadini di Monteforte e degli altri comuni che hanno accolto la carovana nella prima giornata, da Forino a Baiano, da Lauro a Moschiano, sempre con il coinvolgimento delle scuole. A caratterizzare ogni tappa anche il dono di un ulivo, simbolo di pace, da consegnare al comune successivo. Il percorso partito stamattina da Monteforte, si chiuderà l’8 dicembre alle 20:30 nel giardino del Convitto Nazionale Colletta, ad Avellino, con l’accensione del Pino Irpino.









