E’ la fiaccola olimpica, simbolo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, che prenderanno ufficialmente il via il prossimo 6 febbraio a svegliare la città di Avellino. Il capoluogo si accende, malgrado il freddo. Un percorso partito da via Tedesco per raggiungere piazza Castello, Corso Umberto e costeggiare piazza Kennedy, fino a Via Carducci, via Piave, via Tagliamento, via Colombo, per poi imboccare Corso Vittorio Emanuele e raggiungere piazza della Libertà. A portare la fiaccola 29 tedofori, provenienti da tutta la provincia, giovani e meno giovani accomunati dalla passione per lo sport e dal rispetto dei valori di cui lo sport è espressione, più forte di qualsiasi barriera o differenza. Ad intrecciarsi storie di impegno quotidiano, di costanza e dedizione allo studio e al proprio lavoro. Giovani come Carmen Santaniello di Lauro, 20 anni, studentessa di scienze dei beni culturali alla Cattolica che non nasconde la sua emozione nel ricevere la fiaccola “Una giornata bellissima per me e per Avellino”. A renderle omaggio anche la consigliera comunale di Lauro Paola Scafuro che ha voluto consegnarle una medaglia a nome dell’amministrazione comunale guidata da Rossano Boglione. O ancora Antonio Grazioso, studente di 14 anni del Ruggero II di Ariano, emozionatissimo o Tommaso Leo di San Michele, anche lui studente universitario. E la cosa più bella è proprio vedere accanto a ogni tedoforo capannelli di amici e familiari con tanto di striscioni di incoraggiamento, con fratelli, amici e figli trasformatisi in eroi per un giorno, acclamati come dei campioni. A parlare di una giornata che testimonia con forza il valore dello sport Fiore Desiderato, 32 anni di Avellino, funzionario al Ministero, che percorre l’ultimo tratto della torcia “lo sport resta un elemento di unione fortissimo, capace di abbattere differenze. Siamo stati più forti del freddo, ci siamo riscaldati tutti insieme. E’ stato davvero emozionante rappresentare Avellino in questa manifestazione”. O Matteo Barbarisi, docente di scienze motorie di Monteforte, sportivo autentico, in servizio presso l’Ic Aurigemma di Monteforte: “E’ stata un’emozione straordinaria, anche perché le Olimpiadi rappresentano una manifestazione antichissima. È un onore potervi prendere parte, pur senza gareggiare direttamente, ma contribuendo comunque a questa celebrazione. Sono davvero felice. In perfetta sintonia con lo spirito delle Olimpiadi invernali, il freddo si è fatto sentire. Fin dalle prime ore del mattino, infatti, le temperature erano rigide: siamo scesi molto presto, cambiandoci persino al volo, tra automobili e furgoni. È stata una piccola sfida, ma devo ammettere che l’emozione provata ha superato di gran lunga il disagio del freddo: un’esperienza intensa e indimenticabile”. Entusiasta Stefano Giannuzzi di Grottaminarda, studente di matematica all’Università di Salerno “Un vero onore essere qui ed è bello che ad essere rappresentati siano stati i comuni della provincia. Giornate come queste raccontano la forza dello sport che riesce sempre ad unire”. L’entusiasmo cresce lungo il percorso che si conclude in piazza Libertà, salutata da una buona partecipazione di tifosi e appassionati, con la fiaccola deposta in un’urna, in vista della tappa di Melfi. La macchina organizzativa con tanto di auto e furgoni degli sponsor che distribuiscono gadget e accendono la mattinata funziona perfettamente, senza disagi per il traffico. Ed è davvero una giornata speciale per Avellino.








