23 novembre. 41 anni fa il terremoto che devastò l’Irpinia.Una terribile scossa che in un minuto e mezzo distrusse 36 comuni tra Campania e Basilicata.
La Regione Campania ricorda, in questa triste data, le 2.735 persone che persero la vita e le centinaia di migliaia di senzatetto che, per anni, si sono dovuti confrontare con una emergenza che sembrava infinita. Un evento tragico che ha segnato profondamente la nostra comunità.
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Prevedere un terremoto, ossia la data o il periodo in cui si verificherà, non è possibile.
Ma sapere se un determinato territorio è a rischio, si può.
Oggi conosciamo esattamente la pericolosità delle varie zone della Campania.
Prepararsi ad affrontare il terremoto è fondamentale.
La sicurezza parte dalla propria abitazione. Se è costruita in modo da resistere al terremoto, quindi adeguata alle norme antisismiche, vi garantirà una maggiore protezione .
Una scossa sismica, infatti, provoca sempre oscillazioni, più o meno forti, che scuotono in vario modo gli edifici. Le costruzioni più antiche e non progettate secondo criteri antisismici, potrebbero non sopportare le sollecitazioni future derivanti da un nuovo sisma e mettere a rischio la vita umana. È il crollo delle case che uccide, non il terremoto!
Oggi, tutti i nuovi edifici devono essere costruiti rispettando le normative sismiche.
La Regione Campania proprio per agevolare le procedure necessarie all’ottenimento delle autorizzazioni per i lavori finalizzati all’adeguamento antisismico, anche in vista degli investimenti strategici del PNRR e degli interventi soggetti a incentivi Sisma Bonus ed Ecobonus, ha varato “Sismica”, il nuovo portale regionale in materia di difesa del territorio dal rischio sismico.
Non rischiare, adegua la tua casa!
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#laprotezionecivileseianchetu