L’Archeoclub di Avellino scommette su “Storie preziose… Quando la Grazia diventa Gioiello”. L’evento, in programma l’8 marzo, a partire dalle ore 17 e 30, nella chiesa di Santa Maria del Rifugio, nasce dall’idea e dal desiderio di celebrare i valori del femminile che, insiti nel maschile, si declinino in una prospettiva integrata. La persona finisce così per rappresentare il focus di un circuito emotivo e sociale e sentirsi protagonista della propria “storia preziosa”.
L’iniziativa si snoderà a partire dalla mostra espositiva dell’architetto Claudio Cultrone, che ha saputo trasporre con coraggio e intelligenza l’architettura in una forma multidimensionale a vari livelli, trasferendo la luce spaziale in un luogo ideale e per nulla scontato. Da qui il desiderio da parte dell’Archeoclub di “raccontare” elementi e valori apparentemente solo appannaggio della donna, attraverso uno sguardo più ampio, una visione più attenta e rivolta all’importanza dell’equità. A corredo del momento espositivo, un reading storico- letterario che vedrà la partecipazione di illustri ospiti quali: Gualberto Alvino, Eleonora Davide, Monia Gaita, Paolo Matarazzo, Mirella Napodano, Assunta Panza, Andrea Pinto, Agostina Spagnuolo, Antonietta Gnerre. Introdurranno l’incontro la prof.ssa Ilenia D’Oria, presidente dell’associazione Archeoclub d’Italia Avellino, la giornalista Stefania Marotti, la prof.ssa Maria Consiglia Alvino, l’architetto Claudio Cultrone. Le musiche sono affidate alla maestra Elsa M. Nigro.
Nel corso della serata sarà possibile visitare la storica chiesa di Santa Maria del Rifugio conosciuta anche come chiesa di Sant’ Anna, risalente alla fine del XVII secolo e sita in via Ferriera 1 ad Avellino. Un tempo lo storico edificio rappresentava un punto di riferimento per l’intera città in quanto sul suo sagrato si svolgeva il mercato; inizialmente sede del Monte dei Morti, confraternita religiosa istituita nel 1636, nel corso del 1800 accolse il culto di Sant’Anna. La chiesa è costituita da un’unica navata e sull’altare maggiore campeggia la tela della “Madonna del Rifugio tra i santi Francesco d’Assisi e Antonio di Padova che intercedono per le anime del Purgatorio”.
L’Archeoclub ringrazia la diocesi di Avellino, gli illustri ospiti e quanti vorranno prendere parte a un’iniziativa in cui il valore del gioiello non si traduce in una sterile disamina di costi, ma si configura come la proiezione di quella luce creativa che abita da sempre nel cuore dell’uomo.