Io spero sia un balordo, forse un mitomane. Ma se le due lettere ricevute ieri in redazione a me indirizzate e al collega Federico Festa dovessero rientrare in quella strategia di intimidazione in atto nell’informazione in Campania, e non solo, allora gli autori avrebbero poco da rallegrarsi. Con umiltà e determinazione, sempre con la schiena diritta, sia nella direzione di questa testata che nei miei appuntamenti su Irpinia tv svolgo la mia professione con spirito di servizio nell’esclusivo interesse dei nostri affezionati lettori. E’ vero, la ricerca della verità, motivo per il quale ho scelto questo mestiere, a volte può anche muovere perversi meccanismi, urtare suscettibilità, disturbare i manovratori di interessi. Se fosse questa la regia intimidatoria sappia chi usa minacce che non ci fermerà. L’ho detto ieri sera in Questura dove mi sono recato per denunciare l’accaduto. E per questo ringrazio il questore Luigi Botte per la sua immensa disponibilità. Grazie a quanti hanno espresso la loro solidarietà.
Di Gianni Festa