Un flusso paranoico di flash e figure fantasmatiche che popolano una serie di interni, in un viaggio tra dimensione onirica e realistica. Sono le Panic rooms dell’artista irpino Gianluca Capozzi, – la mostra è a cura di Adriana Rispoli, art director Ernesto Esposito – inaugurate ieri al Museo Irpino, nate nei mesi difficili della pandemia dalla reclusione del lockdown, trasformatasi talvolta in una vera forma di claustrofobia.
Ci troviamo di fronte a degli stati di allucinazione, nelle stanze le figure perdono i loro contorni o volteggiano come se non ci fosse gravità, diventando quasi fantasmatiche, sorta di ombre indecifrabili, lasciando spazio a colori, forme, segni ed elementi decorativi. E’ così che l’interno perde la sua dimensione borghese, diventano spazio tutt’altro che rassicurante e insieme via di fuga dalle costrizioni del quotidiano.
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