In Campania “nel 2024 solo il 12% degli edifici scolastici dispone del certificato di agibilità, appena l’11,7% ha il collaudo statico” e “nella regione del bradisismo e del rischio Vesuvio a fronte di 427 edifici posti in zona sismica 1 o 2, solo 71 (16,%) risultino progettati o adeguati alla normativa tecnica di costruzione antisismica”.
Sono i dati contenuti nel report ‘Ecosistema Scuola’ di Legambiente, giunto alla XXV edizione che che raccoglie i dati 2024 dei 3 comuni capoluogo Napoli, Avellino e Benevento, mentre “Salerno e Caserta non hanno risposto in modo sufficiente”, che riguardano 427 edifici scolastici di loro competenza, tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado per una popolazione scolastica di oltre 100mila studenti.
“Negli ultimi 5 anni – si legge – a livello regionale solo sul 2,4% degli edifici sono stati realizzati interventi di adeguamento sismico. Preoccupa la sicurezza dei solai, il cui crollo rappresenta ancora oggi la principale causa di incidenti nelle scuole italiane. Solo il 40% degli edifici scolastici ha beneficiato di indagini diagnostiche sui solai negli ultimi 5 anni. Gli interventi di messa in sicurezza dei solai sono stati ancora più limitati: solo il 15% degli edifici ne ha beneficiato a livello regionale. Per Legambiente si tratta di una grave carenza di prevenzione, senza contare che in seguito al tragico incidente di Rivoli, sono stati stanziati fondi specifici per incentivare le indagini diagnostiche sugli edifici scolastici”.
“Dal nostro monitoraggio – commenta Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania – si evince una scuola pubblica che continua a scontare una fragilità diffusa, che si manifesta in diversi ambiti: dalla sicurezza statica e sismica degli edifici, alla qualità della manutenzione, dalla presenza di impianti sportivi e aree verdi, fino alla sostenibilità energetica. A fronte di alcune buone pratiche e di segnali di miglioramento, il quadro generale resta critico. Questa fotografia, non può essere letta solo come un bilancio tecnico.
È una chiamata politica alla responsabilità, che impone di superare la logica dell’emergenza e della frammentazione, per costruire finalmente una strategia nazionale per l’edilizia scolastica pubblica, fondata su equità, continuità e visione. La scuola rappresenta il primo presidio di cittadinanza, e tanto il suo stato materiale quanto quello immateriale riflettono la qualità democratica di un Paese”. L’indagine per Avellino ha riguardato 21 edifici scolastici per una popolazione di circa 5mila ragazzi.
Tutti gli edifici sono in possesso di certificato collaudo statico e certificato di verifica di vulnerabilità sismica, mentre sono 18 quelli con certificato di agibilità. Sono sei gli edifici scolastici che utilizzano fonti rinnovabili mentre negli ultimi cinque anni su 10 edifici sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai e 11 sono stati messi in sicurezza. In tutte le 21 scuole si pratica la raccolta differenziata.
Sono 16 gli impianti sportivi agibili presenti negli edifici scolastici, nessuno aperto per attività extrascolastica. Negli edifici sono stati effettuati indagine per rilevare presenza amianto con risposta negativa. Promossa su innovazione digitale: tutti i 21 edifici dispongono di reti cablate e wifi.