Una festa senza fine per i 3300 fedeli partiti dalla diocesi di Avellino, dalla parrocchia di San Ciro a quella di Arcella a Montefredane, fino alla parrocchia di Torelli di Mercogliano, per partecipare a Roma al Giubileo della speranza. Un appuntamento programmato da tempo che ha visto oltre 50 pullman muoversi dal capoluogo e dalle parrocchie della diocesi, guidate dal vescovo Arturo Aiello in occasione della Giornata dedicata ai lavoratori Tante le famiglie che hanno scelto di partecipare al pellegrinaggio, ma anche giovani e anziani, a conferma della forza di un evento capace di riunire generazioni differenti nel segno della fede. Una fede intesa come forza capace di abbattere barriere, di unire, al di là delle differenze. I fedeli, rigorosamente con berretti verdi, si sono ritrovati in via della Conciliazione per compiere il cammino giubilare. Tra i momenti di forte emozione, quello dell’attraversamento della Porta Santa, simbolo del Giubileo quindi la partecipazione nella basilica di San Pietro alla celebrazione, sull’altare della Confessione, officiata dal vescovo Aiello. Una celebrazione accompagnata dal Coro interdiocesano e dall’organo del Maestro Maurizio Severino. Tanti, arrivati, con mezzi propri, hanno voluto rendere omaggio alla tomba di Papa Bergoglio.
Un itinerario, per essere pellegrini insieme, mettersi in cammino, abbracciare il proprio tempo e accogliere la chiamata di Dio. Un appuntamento che si carica di un valore più forte, nel momento in cui la Chiesa vive ancora il lutto per la scomparsa del Pontefice e attende di conoscere il nuovo Papa”. E’ il vescovo Aiello a sottolineare l’importanza di questa giornata “La chiesa di Avellino ha bussato alle porte del cuore della cristianità, San Pietro, un cuore si collega all’altro centro della fede cristiana, Gerusalemme. terra dilaniata dalla guerra. Preghiamo, dunque, per la pace in queste terre e ovunque, per una nuova spinta all’evangelizzazione, per l’unità della chiesa. Abbiamo portato a Roma un po’ di verde, il colore della nostra diocesi. Visto da qui lo spettacolo di voi pellegrini è bellissimo. Noi non lo vediamo ma la scelta del nuovo Papa, sotto lo sguardo di Dio, sta maturando giorno, dopo giorno. Siamo chiamati a portare avanti il cammino di speranza del Giubileo”. Un pellegrinaggio a Roma “per contamplare l’uomo in Cammino, l’uomo pellegrino, a qualsiasi popolo, a qualsiasi tradizione appartenga, l’uomo è in cammino verso l’umanizzazione. Il nostro Pellegrinaggio ha anche questa Visione, questo orizzonte di fondo, chiediamo di camminare sulla retta Via, senza girare in tondo.” Quindi l’appuntamento ai fedeli a Montevergine per la tappa conclusiva del mese mariano.