Lettera anonima su presunti abusi edilizi in città: il caso sbarca in Commissione Trasparenza. A portarlo all’attenzione dell’amministrazione comunale è il presidente della Seconda Commissione consiliare permanente, Ettore Iacovacci del gruppo Pd: “La denuncia che ci è arrivata riguarda il fabbricato in costruzione in via Zigarelli. E’ una denuncia anonima che chiede di controllare il rispetto delle autorizzazioni”. Si tratta del cantiere del gruppo Avagnano in corso tra via Piemonte e via Zigarelli, nella zona ‘verde’ del Fenestrelle: un intervento di demolizione e ricostruzione, dove al posto del preesistente palazzone se ne stanno costruendo altri due, sfruttando una legge regionale che a fronte di una edilizia moderna ed ecosostenibile concede ‘in premio’ la possibilità di aumentare la cubatura del 35 per cento.
Presente al tavolo della Commissione di ieri pomeriggio anche il consigliere dem Antonio Gengaro: “Sicuramente si tratta di una zona in cui vigono particolari vincoli paesaggistici. Se l’amministrazione comunale avesse messo in moto regole di salvaguardia, si sarebbe potuto intervenire con cubature meno importanti”. “Ci sono due questioni che vorremmo chiarire – ha continuato Gengaro –, la prima è quella della distanza del fabbricato dal Fenestrelle, verificando se esistono delle norme di salvaguardia che prevedono un preventivo parere della Soprintendenza; poi vorremmo capire anche qual è stato il premio di cubatura rispetto al fabbricato preesistente. E’ una questione che solleverò anche in consiglio comunale, perché noi abbiamo la cattiva abitudine di autorizzare i lavori all’inizio e poi di andarli a controllare solo alla fine. Vorremmo capire se c’è stato o è in itinere un controllo, così anche l’opinione pubblica potrà sapere se chi sta realizzando il nuovo edificio lo sta facendo seguendo le regole. Al momento sono stati già realizzati i garage interrati e siamo ad una piattaforma a livello zero se lo guardiamo da corso Europa, mentre se lo guardiamo dal Fenestrelle siamo a tre piani”. Alla fine, come è emerso dalla discussione, i piani saranno in tutto sette.
Al tavolo della Commissione, oltre a Iacovacci e Gengaro, c’erano anche Teresa Cucciniello (consigliera capogruppo di Viva la Libertà), Nicole Mazzeo (Davvero) e Giuseppe Giacobbe (Moderati e Riformisti). E a rispondere alle richieste di chiarimento c’erano Rosalia Baldanza e Michele De Iorio, funzionaria e istruttore del settore Lavori Pubblici. “Di controlli sul cantiere in questione ne sono stati fatti già almeno due – ha detto l’architetto Baldanza –. L’intervento non è regolato più dal Piano Casa, che è stato abrogato, ma dalla nuova legge regionale 13, che comunque prevede un incremento premiale delle cubature analogo a quello del Piano Casa, un premio del 35 per cento, però esteso a tutto il territorio, senza alcuna eccezione. Solo un intervento del consiglio comunale potrebbe introdurre limitazioni. In ogni caso lo spirito di questa norma è Aumentare per Efficentare”.
Altri interventi del genere riguardano per esempio via Roma e via Morelli e Silvati (ex Villa Battista): nel primo caso è stato attuato un progetto di demolizione e ricostruzione, sempre dalla stessa ditta, e sempre con la premialità del 35 per cento. Nel caso di Villa Battista (anche qui stessa ditta e stessa premialità) il cantiere è in corso. Un altro caso ancora è quello che si trova lungo la salita dei Cappuccini, salendo sulla destra: “Anche qui – ha detto il presidente Iacovacci – ci hanno segnalato un presunto mancato rispetto della distanza tra i palazzi, che sarebbe di otto metri invece che dieci”. “Noi – ha detto l’architetto Baldanza – abbiamo circa 1200 pratiche all’anno da seguire, e nell’ufficio siamo solo in quattro. Facciamo il possibile. Comunque verificheremo anche questa segnalazione”.
“In maniera più generale – ha aggiunto Gengaro – ho una curiosità sulle cosiddette ‘zone B consolidate’, perché ho notato un incremento notevole di queste operazioni edilizie, voi tecnici dell’amministrazione comunale non ne avete mai parlato?”. “Noi – ha risposto Baldanza – applichiamo le norme che vengono formulate e discusse anche in commissione urbanistica. Ma ripeto, se si vogliono ridurre queste premialità di cubatura, deve essere il consiglio comunale ad esprimersi… in ogni caso, tutto il fronte sul Fenestrelle è caratterizzato da queste cubature di palazzoni enormi stile anni ’90”. Alla fine Gengaro sintetizza: “La Commissione prende atto delle comunicazioni del funzionario Baldanza e dall’istruttore De Iorio e invita, nelle more della realizzazione dell’intervento di via Piemonte e via Zigarelli, ad effettuare gli opportuni controlli per verificare se quanto si sta realizzando è conforme alla Scia e al permesso di costruzione”.
La Commissione presieduta da Iacovacci ha poi affrontato anche la questione relativa alla riapertura della Curva Nord, invitando al tavolo il dirigente del Settore Patrimonio Fausto Mauriello, che ha confermato l’attenzione del Comune: verifiche sono in corso sul fronte della sicurezza e della manutenzione, anche per valutare un eventuale ampliamento della capienza. Sotto la lente della Commissione anche la questione delle morosità tra Us Avellino e Assoservizi.