AVELLINO – Una strada di Roma porterà il nome di un avellinese illustre: l’ex capo della polizia Antonio Manganelli. E’ su iniziativa del prefetto Maurizio Masciopinto che è partita una petizione che ha già raggiunto 5mila firme. Manganelli è scomparso ormai 11 anni fa (il 20 marzo 2013), ma continua a rimanere un esempio di virtù e di servitore dello Stato integerrimo. Tra i sostenitori della petizione ci sono esponenti delle forze dell’ordine, del mondo istituzionale e politico. La strada che dovrebbe essergli ora dedicata è l’attuale Via del Castro Pretorio.
Si tratta di una zona di Roma in cui insiste anche la caserma Ferdinando di Savoia, sede di importanti Direzioni centrali del dipartimento della pubblica sicurezza. Ai giornalisti Masciopinto ha spiegato che “Manganelli non era solo un capo della polizia, era un punto di riferimento per tutti noi”. Masciopinto ha lavorato con Manganelli “apprezzando la sua dedizione al servizio pubblico e la capacità di interpretare il ruolo con profonda consapevolezza civica”.
Manganelli, nato ad Avellino nel 1950, si laureò in Giurisprudenza a Napoli e poi intraprese la carriera in polizia nel 1975. Fu commissario a Firenze, e dal 1990 divenne uno dei dirigenti dello Sco, il Servizio centrale operativo, e del Servizio centrale di protezione dei collaboratori di giustizia, collaborando con Gianni De Gennaro. Fu poi a Palermo dal 1997 al 1999 e poi Napoli, prima di tornare al Ministero dell’Interno, dove divenne direttore centrale della polizia criminale e vicedirettore della Pubblica Sicurezza, e nel 2001 vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie. Il punto 25 giugno 2007 fu nominato capo della polizia.