Un omaggio all’isola di Filicudi e alla natura che è sempre salvifica. E’ “L’isola che c’è” di Filomena Carrella, giornalista, scrittrice e docente. Sarà presentata il 4 maggio, alle 18, al Circolo della stampa. Interverranno Anna Maria Silvestro, presidente associazione Passepartout, Carmela Maietta, giornalista del Mattino, Floriana Guerriero, giornalista del Corriere dell’Irpinia, Ettore Donadio, saggista, Rosa Barone, socia associazione Passepartout, Martina Bruno, editrice il Papavero. Ad impreziosire l’incontro l’intervento musicale del violoncellista Vladimiro Kocaqi. Le letture saranno a cura di Gennaro Caliendo.
“L’Isola che c’è – commenta l’autrice, non è solo una favola per ragazzi, ma è una dichiarazione d’amore per la natura, per la sensibilità ambientale e animale. E’ una storia di fantasia che però riguarda tutti noi, adulti compresi, troppo distratti e spesso troppo lontani dalla bellezza che solo la natura incontaminata, l’amicizia e la gentilezza possono donare. Il tutto è ambientato nella bellissima isola di Filicudi, in Sicilia, mio luogo del cuore”
Protagonisti delle pagine di Carrella due fratellini, Zen e Peonia, che, in vacanza sull’isola fatata, impareranno ad apprezzare la natura e il valore delle relazioni e della famiglia. A Peonia non fanno paura le storie sulle creature marine “lei ama questa distesa di acqua e non crede alle storie di alieni trasformati in mostri marini…Il mare, la spiaggia è come una casa per lei, anzi nelle forme strane dei sassi è come se trovasse il viso dei suoi amici”. Carrella riesce a ricreare l’atmosfera di incantesimi e magie che caratterizza gli spazi incontaminati “Tutto ha un sapore strampalato, anche le pecore che vivono sull’isola hanno un colore magnetico: camminano spesso a piedi, parlano con gli alberi, i fiori, le piante, con gli animali, preparano confetture di frutta, dolci gustosissimi, il cui profumo si espande fino al mare, richiamando anche l’attenzione dei pesci. Che bello, tutti parlano con tutti e ognuno ha sempre il desiderio di dialogare anche con loro due che sono solo dei bambini, nessuno li evita e tutti stanno ad ascoltarli per ore: ma che mondo è?”
La favola si è aggiudicata il Premio Candelaio Junior, giunto alla sua nona edizione, omaggio alla memoria di Giordano Bruno, filosofo, scrittore e pensatore del Rinascimento, nativo proprio di Nola. Bruno è stato un pioniere del libero pensiero e della conoscenza, e il premio che porta il suo nome mira a promuovere gli ideali di libertà intellettuale e creatività, che sono alla base della sua eredità.
Parte del ricavato della vendita sarà devoluto all’Enpa Salerno, per la tutela delle tarturghe marine in Campania con il sostegno del progetto Selvatika Hike&Trek