“Il criterio adoperato dall’ASL Salerno per le verifiche del personale rischia di produrre effetti disastrosi nel settore della riabilitazione, provocando il licenziamento di figure indispensabili e l’assunzione di personale privo delle qualifiche necessarie per l’assistenza alle persone con disabilità psichica. Si pretende di affidare un malato cerebroleso o autistico grave a personale qualificato alla riabilitazione per la frattura del femore, anziché alle figure professionali specializzate nel trattamento di patologie psichiche”: così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi, che continua:
“I provvedimenti adottati dalle ASL rischiano di determinare, di fatto, una trasformazione dei Centri di riabilitazione in RSA, strutture totalmente inadeguate ad offrire assistenza ai malati psichici gravi, i quali vedrebbero nettamente ridotta la propria aspettativa di vita. Nel mese di gennaio 2023, a seguito della raccolta firme di oltre 11mila cittadini campani da parte del Comitato Diritto alla cura, sulla materia è stata presentata una proposta di legge ad iniziativa popolare che prevede che la Regione Campania offra la disponibilità di assistenza continuativa e specialistica in regime residenziale nelle strutture sanitarie, a totale carico del SSR per persone con gravi disabilità neurologiche, psichiche e sensoriali ma ad oggi la proposta è ferma in commissione Sanità”.
“Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione alla giunta regionale per chiedere a che punto sia l’approvazione dell’annunciata delibera di giunta recante una disciplina transitoria in materia di Centri di riabilitazione che scongiuri il rischio del trasferimento forzato dei pazienti con disabilità psichica nelle RSA e se intanto la giunta intenda intervenire d’urgenza per bloccare il trasferimento dei pazienti in RSA e impedire che l’inedita interpretazione del DCA 154/14 seguita dall’ASL Salerno abbia gravi e irreparabili conseguenze sui Centri di riabilitazione”.