Si è appena concluso con una esemplare condanna il processo penale a carico di un cinquantenne, noto imprenditore di Monteforte Irpino, imputato di avere per anni maltrattato la giovane convivente, trentenne di Altavilla Irpina, nel corso di una lunga convivenza durata anni presso l’abitazione dell’uomo a Monteforte Irpino ed anche quando la giovane era incinta. La donna, esasperata dalle condotte dell’uomo, oltre un anno fa riuscì a trovare il coraggio di fuggire dalla abitazione e riparare presso i genitori ad Altavilla Irpina. Affidatasi al proprio legale, l’avvocato Danilo Iacobacci, aveva dato avvio alle denunce del caso e la Procura della Repubblica era subito intervenuta applicando il Codice Rosso di concerto con la Stazione Carabinieri di Altavilla Irpina. E così, dopo la misura cautelare del divieto di avvicinamento applicata all’uomo sin dall’inizio, e dallo stesso anche violata, si è arrivati oggi alla discussione finale dopo un serrato dibattimento innanzi al Tribunale Penale di Avellino presieduto dal giudice Lucio Galeota, con a latere i giudici Michela Eligiato e Gennaro Lezzi.
Il Tribunale avellinese accogliendo la richiesta di condanna del Pubblico Ministero, in aula c’era il dottor Luigi Iglio, e le richieste della difesa della donna, costituitasi parte civile con il penalista Danilo Iacobacci, ha condannato l’uomo, recidivo, difeso dagli avvocati Gerardo Santamaria e Gaetano Aufiero, a tre anni di reclusione interdicendolo per cinque anni dai pubblici uffici. L’uomo è stato condannato ad una pena addirittura di un anno superiore alla richiesta del Pubblico Ministero che ne aveva chiesti solo due, ed è stato anche condannato a risarcire la parte civile ed a pagare una provvisionale immediatamente esecutiva.