Il terremoto fa tremare l’Irpinia, scosse avvertite anche nelle province di Napoli, Salerno e Benevento. Non ci sono stati feriti e dagli accertamenti condotti nella notte qualche danno si è verificato nel centro di Montefredane, come ha spiegato il sindaco Ciro Aquino: “Ci sono delle crepe in alcune case. Sono cadute anche delle tegole”.
“C’è stato tanto spavento. Per chi ha vissuto il terremoto dell’80 una nuova avventura, il ritorno di una vecchia storia, di un vecchio timore. E’ comprensibile che hanno preferito molti dormire in auto”, racconta il sindaco. “Poi c’è stato anche il maltempo. Montare la tenda al cimitero è stata una vera impresa. Abbiamo allestito due centri sociali con le brandine. Abbiamo cercato di stare vicino alla popolazione di rassicurarla. Ovviamente il terremoto costituisce sempre un elemento di tensione, ma soprattutto di grande paura”.
I punti di raccolta sono stati predisposti presso il Centro di comunità parrocchiale di Arcella ed il Centro di comunità di Via Roma e potranno ospitare tutti coloro che ancora non se la sentono di rientrare nelle proprie case.
Intanto, domani le scuole resteranno chiuse in tutta l’Irpinia a titolo precauzionale. In mattinata le verifiche dei Vigili del Fuoco sugli edifici pubblici ad Avellino e nei comuni dell’Irpinia piu’ interessati dalle scosse di terremoto.
Alcuni cittadini hanno scelto di dormire in auto e sono anche stati istituiti due centri di accoglienza in altrettante scuole di Avellino.
Sono state disposte verifiche dello stato di ponti, viadotti, muri di sostegno e scarpate, sugli istituti scolastici del comparto centrale (Atripalda, Avellino, Montefredane, Manocalzati, Grottolella).
Dopo il sisma di venerdì alle 13 con epicentro a Grottolella, la scossa più forte è stata registrata alle 21,49 in località Montefredane, a una profondità di 14 km. Alle 21,59 una seconda scossa di magnitudo 2 con epicentro a Prata di Principato Ultra a una profondità di 19 chilometri e alle 22,08 la terza di magnitudo 2,4 a Montefredane, a una profondità di 11 chilometri. Decine le chiamate ai Vigli del Fuoco.
I Centri Operativi Comunali (Coc) sono stati attivati su tutto il territorio provinciale. Ad Avellino è stato attivato un luogo di accoglienza nella Scuola di San Tommaso per chi non ha voluto dormire in casa.
Intanto si è riunito il Centro di Coordinamento dei Soccorsi presieduto dal Prefetto Rossana Riflesso in contatto con il Dipartimento della Protezione civile e il Ministero dell’Interno.
A partecipare anche il Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, il Prefetto Fabio Ciciliano e i sindaci dei vari comuni in collegamento video.





