Nel Museo Mira, il Museo delle Radici Aumentate, con la nuova gestione affidata dal Comune di Mercogliano al Circolo Legambiente di Avellino, c’è anche qualche pezzo di legno bruciato esposto in una delle teche, resti del devastante incendio che ad agosto ha colpito un vasto fronte del monte Partenio.
E’ un museo espositivo, dei prodotti della terra del Partenio, è un museo immersivo. Di propositi e obiettivi se ne è parlato, tra gli altri, con il presidente nazionale Legambiente Stefano Ciafani, il Presidente Cesvo Lab Raffaele Amore, assieme al Sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio, la presidente Legambiente Campania Mariateresa Imparato, il Presidente Parco del Partenio Franco Iovino.
Il museo si trova in via De Curtis, all’interno del centro sociale intitolato alla memoria di Rachele Izzo, mercoglianese vittima di violenza nel lontano 1779, quando fu uccisa durante la devastazione della città ad opera dell’esercito francese, per aver difeso “la propria purità”. Così sulla targa all’ingresso del centro sociale, destinato ad ospitare le scolaresche a diffondere il messaggio della bellezza della natura, partendo prima dalla sua conoscenza. L’auspicio di tutti i presenti è che esso possa diventare sempre più punto di riferimento, non solo per Mercogliano, ma per un più vasto territorio.
«Bene la gestione affidata a Legambiente – ha sottolineato il sindaco Vittorio D’Alessio – non è stato semplice ma il circolo ha risposto al bando e noi pensiamo che questa sia la soluzione ideale. Possiamo cominciare ad inculcare ai giovani l’educazione ambientale anche grazie alle emozioni che potranno vivere in queste sale».
Tornando all’incendio che ha colpito Montevergine, il sindaco ricorda il lavoro di messa in sicurezza avviato, e quello in prospettiva, avendo rappresentato anche al ministro Piantedosi la necessità di interagire con il dicastero per ottenere ulteriori fondi, oltre quelli già utilizzati per le opere realizzate e che hanno fermato il fronte del fuoco.