Un itinerario nel segno di fede, arte e condivisione. E’ il senso della Santa Messa Pontificale celebrata dal Vescovo di Avellino Arturo Aiello, che ha concluso il percorso di studio inaugurato dal Convegno “Musica Sacra nell’Anno Giubilare”, promosso dal Conservatorio Domenico Cimarosa. Un’intensa celebrazione animata da musiche inedite appartenenti al repertorio liturgico storico cattolico-romano, con l’esecuzione di pagine di Domenico Cimarosa, Marco Santucci, Giuseppe (don) D’Addrizza, Pietro Abbà Cornaglia, Alfredo Nardi e Leone Sinigaglia.
A comporre l’ensemble Gregoriano: Lucia Lago, Giovanna Petitto, Caterina Pontrandolfo, Antonella Stellabotte e Anastasia Eun Ju Kim (direttore/coordinatore). Per l’Ensemble Orchestra d’Archi con Continuo: Alessandro Simone e Antonella Di Lillo (violini primi), Enza Bisogno e Maria Teresa Perrone (violini secondi), Maria Pia De Stefano (viola), Alessandra Pagliuca (violoncello), Fabio De Palma (continuo). Voci soliste: Giulia Del Verme, Maria Vittoria Guarracino e Antonio Catello Barretta — studenti delle classi di canto delle Maestre Marilena Laurenza e Valeria Sepe. Preparatore delle voci soliste: Giuseppe Granatello (pianista accompagnatore).
Grande la soddisfazione della Direttrice Maria Gabriella Della Sala che ha voluto ringraziare docenti, studenti e ospiti per l’impegno e la qualità artistica dimostrata. “E’ importante che la preghiera, ha ribadito il vescovo Aiello, torni ad essere In canto, con riferimento al valore di cui si carica il canto nella celebrazione religiosa ma anche alla capacità di emozionare che è propria dell’incanto. Se non trova parole e incanto la fede e con essa la preghiera rischia di finire. Ecco perchè sarebbe bello che il canto gregoriano tornasse nelle chiese”. Quindi il ringraziamento al Cimarosa per la sinergia messa in campo nel segno di quella ricerca di arte e bellezza che caratterizza l’impegno della diocesi guidata dal vescovo Aiello “Sono convinto che tornerete a casa sazi perchè ci sono cose come la musica che nutrono la nostra anima”.

