“Nessuna presa di posizione ideologica, semplicemente un gesto di solidarietà nei confronti di un popolo che continua a essere vittima di ogni tipo di violenza”. Così don Vitaliano Della Sala, parroco della chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Capocastello spiega la scelta di esporre una bandiera palestinese sull’altare. “Ho spiegato ai fedeli che questa bandiera non era quella di Hamas ma era un segno di solidarietà a un popolo che continua a essere sterminato ogni giorno dagli israeliani, attraverso le bombe e attraverso la carestia. Lo stesso Pontefice in questi giorni ha detto che è inaccettabile costringere uomini e donne a lasciare la propria terra o decimarli, facendo mancare loro il necessario per sopravvivere. Ne ho parlato durante l’omelia, i fedeli hanno capito le ragioni della mia scelta. Quando ci si schiera dalla parte delle vittime, dei deboli, di coloro che non possono difendersi non si sbaglia mai. E’ la lezione di Gesù”. Per Don Vitaliano non si tratta della prima volta, più volte ha scelto di lanciare attraverso i simboli del presepe allestito nella sua chiesa messaggi forti nel segno dell’accoglienza e dell’inclusione, dalle due Madonne per testimoniare la necessità di aprirsi alle diverse tipologie di famiglie ad una rappresentazione del Bambino Gesù, omaggio ai tanti bambini morti nel lasciare il proprio paese sui barconi della speranza. La Chiesa si apre così alla società, diventa microcosmo strettamente legato al tempo che oggi viviamo.