Negli anni è diventata una tradizione consolidata. E’ il rito della benedizione degli animali, in programma il 4 ottobre, alle 18, nella chiesa di San Ciro, al termine della Santa Messa. Ciascuno potrò portare i propri animali per ricevere una speciale benedizione. Un rito reso possibile dalla sensibilità di Padre Luciano e don Antonio della chiesa di San Ciro e grazie all’impegno dell’assocazione “In ricordo di Lacuna”. “Non importa – si legge nella nota dell’associazione – se avete un cane, un gatto, un uccello, un coniglio, un maiale, un cavallo o una tartaruga: tutti sono benvenuti e saranno accolti con amore e rispetto. La benedizione diventa l’occasione per condividere questo momento di amore e gratitudine verso gli animali”
Il rito della benedizione degli animali richiama con forza la cultura contadina: si facevano benedire agnelli, cavalli e vitelli. Ci si rivolgeva a Dio perché benedicesse i mezzi di sostentamento dell’uomo.
Nel 1931 è stata istituita la giornata mondiale degli animali, prevista il 4 ottobre, giorno di San Francesco, fratello di tutto il creato. L’intera esistenza del santo è stata infatti dedicata all’amore per la natura, esplicitato nel “Cantico delle creature”, il testo poetico più antico della letteratura italiana di cui si conosca l’autore.
Alla base del messaggio di San Francesco, patrono degli animali, c’è il senso di fraternità universale. Francesco era figlio di un nobile mercante, ma decise di abbandonare la sua vita agiata per iniziarne una in povertà, fatta di penitenza e solitudine. Protagonisti dei suoi racconti pesci, agnelli, lupi e uccelli, che il santo chiamava “fratelli e sorelle”: un invito a vedere la sacralità nella vita di tutti gli esseri viventi.