“Nella gestione del tesseramento vanno rispettate fino in fondo tutte le norme previste dal regolamento”, avverte Antonio Gengaro, ex candidato sindaco ed esponente dell’area Schlein, mentre sono aperte le iscrizioni 2025 al Pd.
Al congresso provinciale infatti potranno votare non solo gli iscritti del 2024 che hanno rinnovato la tessera entro il giorno di svolgimento della riunione del proprio circolo; ma anche i nuovi tesserati 2025 iscritti entro il settimo giorno antecedente la presentazione delle candidature a segretario provinciale: ci si può tesserare entro il 23 novembre: le riunioni di circolo per la votazione dei candidati alla carica di segretario provinciale ci saranno tra il 4 ed il 7 dicembre.
Teme che ci siano irregolarità?
“E’ successo, ci sono state in passato. Dico intanto che serve chiarezza, informare bene gli iscritti, dire che il tesseramento è aperto, comunicare come e dove tesserarsi, dare a tutti la possibilità di iscriversi al partito. Da come viene gestito un tesseramento dipende la serietà di un partito. Sono certo che il segretario Nello Pizza sarà all’altezza. Aspettiamo la nomina della commissione che avrà il compito di vigilare”.
Che altro?
“Ci sarebbero da restituire ai circoli le quote che hanno versato i tesserati negli anni passati. Spesso capita che le quote siano trattenute dalla Federazione. Invece dovrebbero servire a sostenere l’attività politica dei circoli e non magari a comprare altre tessere per pochi. Ecco, spero che al congresso ci sia una partecipazione autentica, che le tessere siano sottoscritte da persone in carne ed ossa e non comprate dal potente di turno, ad esempio dal presidente dell’ente di turno. Dico no ad un congresso pilotato”.
Che cosa ne pensa dell’accordo Schlein-Conte-De Luca che ha portato alla scelta di Fico candidato presidente e di De Luca jr segretario del Pd regionale?
“Un accordo di realpolitik fatto all’ultimo momento. Tocca a Roberto Fico costruire una coalizione plurale, rappresentativa, partecipata e soprattutto con un programma serio per la Campania. Tocca a Fico aprire una nuova stagione: è finito il tempo dell’uomo solo al comando. Schlein ha fatto l’opposto di ciò che aveva in mente Letta alle politiche del 2022”.
Primarie di coalizione per le amministrative di Avellino?
“La commissaria Perrotta sta facendo un buon lavoro, esemplare. Prima della scelta del candidato sindaco del centrosinistra credo sia necessario elaborare un programma e subito dopo tracciare il perimetro della coalizione di centrosinistra. Poi discutere del candidato. Vorrei una nuova classe dirigente, dobbiamo lasciare spazio ai giovani”.
Lei nel 2024 fu candidato dopo un lungo confronto-scontro nel suo partito. Senza primarie l’accordo non sarà facile.
“Non ho paura delle primarie. Penso che siano uno strumento di democrazia che il Pd e il centrosinistra debbano utilizzare non solo per la scelta del candidato sindaco, ma ogni volta che è possibile. Le primarie hanno fatto eleggere Schlein alla guida del Pd. Le primarie però non possono essere un escamotage per imporre un candidato. C’è anche un’altra regola che mi piacerebbe fosse presa in considerazione dal Pd: il limite dei due mandati. Ha ragione De Luca: non può valere solo per i presidenti di regione e per i sindaci delle grandi città”.
Lei dice che nel Pd filerà tutto liscio?
“No. Ad esempio dico già da ora che non starò con chi ha pensato, seppure solo per un attimo, che una intesa con Nargi fosse possibile”.
Cioè il Pd?
“Mezzo partito era favorevole a questa ipotesi, ne ha discusso. Per me nessun accordo con chi voleva che Nargi restasse sindaco”.
E il congresso cittadino quando ci sarà?
“Si apre la stagione dei congressi, è chiaro che dovremo eleggere anche un segretario cittadino. Lo spero”.