E’ cambiato il nome ma il risultato sarà lo stesso
La sostituzione con Alfonsina De Felice, come amministratore unico di Alto Calore al posto di Antonello Lenzi, dimissionario, cambierà qualcosa nei programmi e nei progetti dell’ente di Corso Europa? La De Felice è una docente, avvocato cassazionista, già alle prese con le questioni dell’acqua come presidente di Ato3, già consigliera regionale, saprà dare la svolta che le comunità irpine si aspettano?
Qualche dubbio, il Comitato ” Uniamoci per l’acqua” ce l’ha.
Infatti ha scritto, all’indomani della elezione della nuova amministratrice unica di Alto Calore.
” Nessuno mette in dubbio la carriera della prof.ssa De Felice: docente, avvocato cassazionista, già in Cassazione e con incarichi regionali e nazionali.
Ma ACS non è un’aula universitaria o un tribunale. Qui si combatte ogni giorno con reti marce, dispersioni al 50%, tariffe in aumento e interi paesi senz’acqua.
C’è chi dice: “per la parte tecnica c’è già Palomba, il Direttore Generale”.
Giusto, ma allora a cosa serve l’Amministratore Unico se non a tenere insieme tecnica e politica, garantendo che le scelte?rispondano ai cittadini e non solo ai tribunali? Se l’AU non capisce di acqua e si limita a ratificare, tutto ricade sul DG, e i sindaci possono continuare a nascondersi dietro le spalle di altri”
E poi, forse, non ce ne è nemmeno bisogno, perché si chiede il comitato:” Acs è già sotto il controllo del Tribunale, con giudici e commissari che verificano conti e procedure del concordato. Dunque non serviva un altro profilo giuridico di garanzia” . E continua, quasi con amara ironia che ‘ serviva qualcuno che portasse acqua nei rubinetti, non carte bollate sui tavoli”.
‘E non dimentichiamo i precedenti – continua ” Uniamociperl’acqua’ -: da presidente ATO3, De Felice è ricordata per aumenti tariffari e dimissioni. Oggi la sua nomina porta il sigillo della Regione, e quindi di De Luca.
Domanda semplice: è questa la discontinuità che serviva all’Irpinia e al Sannio”?.
Cosi conclude il comitato:” Con tutto il rispetto per la persona, il rischio è chiaro: un profilo forte nei palazzi, ma inutile per i problemi veri dei cittadini”.