Un Giovane di 25 anni, tunisino, residente a Nusco è stato ritrovato questa mattina, intorno alle 6:30, in condizioni gravissime sotto la pensilina dell’autobus nella zona scalo del paese.
Il ragazzo, riverso a terra in una pozza di sangue e con le valigie al suo fianco, è stato notato da un autista di un bus di linea Air, che si è immediatamente fermato e ha lanciato l’allarme, chiamando i soccorsi
Il ragazzo, riverso a terra in una pozza di sangue e con le valigie al suo fianco, è stato notato da un autista di un pulman dell’Air che si è immediatamente fermato e ha lanciato l’allarme, chiamando i soccorsi.Sul posto sono arrivati prontamente un’ambulanza del 118 e i carabinieri della stazione di Nusco che hanno prestato le prime cure e avviato i rilievi del caso. Il giovane è stato quindi trasportato d’urgenza alla città ospedaliera di Avellino, dove attualmente versa in condizioni critiche.
A ritrovarlo Antonio Della Vecchia 55enne di Nusco e in servizio da 20 anni nell’azienda di trasporti Air campania «Quando sono arrivato alla fermata, la mia attenzione è caduta- racconta Antonio- su un trolley bianco che si trovava sotto la pensilina. Ho pensato che forse qualcuno dovesse prendere il pullman ed era andato in bagno. Poi, però, ho notato un altro trolley a terra e mi sono detto che probabilmente c’era qualcuno lì vicino.Pioveva forte, era notte. Appena sono sceso dal pullman, ho fatto pochi metri e ho visto quel ragazzo accasciato sotto la pensilina: metà corpo stava sotto, l’altra metà era fuori, sul lato posteriore. È stata una scena terribile, davvero brutta».
Fin da subito l’autista ha compreso che la situazione fosse grave:«Le condizioni erano pessime, sembrava una scena di un film horror. L’ho trovato riverso in una pozza di sangue, ce n’era dappertutto. Lo chiamavo, ma non rispondeva: era completamente bianco. Sinceramente non volevo quasi toccarlo per vedere se respirava, ma viste le condizioni in cui si trovava ho preferito non muoverlo e ho chiamato subito le forze dell’ordine e il 118. La situazione era davvero critica, veramente critica Quando è arrivato il 118, comunque, il ragazzo ha aperto gli occhi. L’hanno sollevato e dalla manica del giubbotto usciva tantissimo sangue. Gli hanno tagliato gli indumenti e si è visto che aveva il braccio completamente maciullato.Spero davvero che si possa salvare, perché a terra c’era una quantità di sangue impressionante, davvero impressionante«.
Sulle dinamiche l’autista irpino ipotizza un’aggressione avvenuta con molta violenza: «Sinceramente, trovandomi davanti a quella scena, in un primo momento ho pensato che potesse aver subito delle torture o qualcosa del genere. È stata la prima impressione che ho avuto.Anche quando sono arrivate le forze dell’ordine ho pensato la stessa cosa. Poi, però, non conosco la dinamica di ciò che è accaduto. Sono rimasto sul posto per circa venti minuti, finché ho fornito i miei dati alle autorità. Dopo ho avvertito l’azienda che sarei arrivato in ritardo e poi sono andato via. Hanno caricato il ragazzo sull’ambulanza, ma non so sinceramente se ce l’ha fatta o no. Spero di sì, davvero».
Una scena che il conducente di Air Campania definisce raccapricciante: «Davvero brutta. Vedere un ragazzo in una pozza di sangue, che non rispondeva quando lo chiamavo. Anzi, a dire la verità, quando ho telefonato al 118 e alle forze dell’ordine ho detto: penso che sia morto. Ho tirato un sospiro di sollievo quando ha ripreso conoscenza, anche solo per un momento.Una cosa è certa: se non l’avessi visto io, forse nessuno se ne sarebbe accorto, perché chi mai andrebbe a guardare sotto una pensilina? Solo l’autista, magari, notando le valigie lì. Penso che, se si fosse tardato ancora un poco, chissà come sarebbe finita. Spero che questo ragazzo si salvi».
Restano ancora sconosciute le cause di quanto accaduto.Gli investigatori stanno raccogliendo tutte le informazioni utili per accertare se si sia trattato di un’aggressione, di un incidente o di un gesto volontario. Le indagini sono tuttora in corso e nessuna ipotesi viene esclusa.