L’Officina Culturale di Nusco “La Casa di Giuseppe Casciaro” ancora una volta ha voluto ricordare i grandi nomi del Patrimonio Culturale Italiano andando oltre la liturgia di certi anniversari e riproponendo momenti di riflessione finalizzati al recupero di una memoria critica utile al presente.
È stata la volta di Andrea Camilleri, di cui è stato omaggiato il Centenario della nascita attraverso un convegno svoltosi nel tardo pomeriggio di sabato 14 giugno presso la Sala Conferenze dell’Abbazia del Goleto.
Ad introdurre il convegno è stato il Presidente dell’Associazione Gianni Marino che, dopo aver “estratto” il Camilleri tra i “magnifici sette della Sicilia (Verga, Pirandello, De Roberto, Consolo, Sciascia, Bufalino e Tomasi di Lampedusa ) “, ne ha esaltato la modalità innovativa con cui ha trasportato il dialetto siciliano, rendendolo parte integrante della lingua italiana.
Significativi e puntuali gli interventi dell’attore e formatore Salvatore Mazza e del giornalista Fiore Carullo, che hanno evidenziato il profondo legame dello scrittore con il teatro e con diverse produzioni cinematografiche, sia come regista che come autore, spaziando da temi classici a contemporanei, che sono stati anche il perno dei suoi circa cento libri, sullo sfondo di una Sicilia rurale, abusata nella sua povertà, ma sempre antica, come ha ricordato Anna Di Paolo, moderatrice dell’incontro.
Pubblico partecipe e presente in attesa della già richiesta replica in vista di settembre nel capoluogo irpino.