Omicidio Lippiello, sedici anni di reclusione per i due imputati nel processo con rito abbreviato per il delitto di Baiano. E’il Il verdetto pronunciato dal gup del Tribunale di Avellino Fabrizio Ciccone ha letto, nell’aula di Corte di Assise di Avellino, nei confronti di Francesco e Salvatore Crisci, padre e figlio accusati del delitto avvenuto nel febbraio scorso a Baiano di Felice Lippiello. La parte civile, gli avvocati Nicola D’Archi e Stella Saveriano, nella discussione di questa mattina in aula, aveva invocato una condanna per omicidio volontario, evidenziando alla corte le le modalità di azione avvenute prima del delitto ed il fatto che entrambi gli imputati fossero giunti sul posto con bastone e un coltello. La difesa, gli avvocati Antonio Falconieri e Salvatore Aiello avevano puntato molto su una serie di elementi che avrebbero scagionato i due imputati. Gli imputati hanno anche reso spontanee dichiarazioni, dicendosi estranei alle ipotesi di accusa e in un altro posto in quel momento. Una versione però smentita dalle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino. Le motivazioni saranno depositate tra novanta giorni.
Il Riesame di Napoli, accogliendo le richieste dei difensori aveva riqualificato i fatti in omicidio preterintenzionale, confermando pero’ la misura carceraria. Bisognera’ attendere de la Procura aderira’ a questa indicazione. Anche alle luce dei gravi indizi raccolti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino e della Compagnia di Baiano, che il 19 febbraio avevano portato il pm che conduce le indagini, il sostituto Vincenzo Toscano, a firmare un decreto di fermo di indiziato di delitto di omicidio volontario (che resta ancora la contestazione provvisoria), poi trasformato in misura cautelare da parte del Gip del Tribunale di Avellino Giulio Argenio.