“Non ritengo di dover fare nessun commento, ma attendiamo le motivazioni della sentenza di appello per poter dare solo un parere giuridico. D’altronde il dolore è ancora troppo forte per i due fratelli della vittima”. Così la penalista Brigida Cesta, avvocato di fiducia di Giancarlo e Gaetano Gioia, costituitisi parte civile nel processo di primo e secondo grado per l’omicidio del fratello, si è espressa sulla riduzione di pena decisa dalla Corte di Appello di Napoli per Elena, figlia della vittima e Giovanni Limata.
I magistrati della Corte di appello hanno ridotto la pena un quarto rispetto al primo grado: da 24 a 18 anni sia per Giovanni Limata che per Elena Gioia. A Limata è stato riconosciuto il vizio parziale di mente. Attenuanti generiche per la figlia della vittima.
“Noi abbiamo chiesto in Appello- aggiunge l’avvocato Cesta – la conferma della pena inflitta in primo grado alla luce di quanto emerso nel processo e cioè l’accertata responsabilità di entrambi i giovani nel delitto di Aldo Gioia. Ora con le motivazioni della sentenza potremo avere un quadro più chiaro della sentenza di Appello”.