La pratica dell’offesa per De Luca resta l’arma preferita. E’ tornato sugli anni delle battaglie in difesa dell’ospedale di Solofra, e la parola “imbecilli” è risuonata nell’aula del Moscati di Avellino, nel corso della sua visita questa mattina. L’ex sindaco di Solofra, Michele Vignola, non l’ha sopportato questo epiteto. E infatti dice: «Sono orgoglioso di aver combattuto la battaglia per l’Ospedale Landolfi di Solofra, insieme a migliaia di irpini, a tutti i cittadini di Solofra, il Comitato salviamo il Landolfi, i sindacati, le associazioni di categoria degli imprenditori, i commercianti, le associazioni di ogni genere, i giornalisti liberi, tanti coraggiosi Sindaci, amministratori e consiglieri comunali”.
E’ il suo messaggio via social con il quale l’ex sindaco di Solofra Michele Vignola replica al governatore della Campania. “Essere definito imbecille dal Presidente della Regione per aver lottato, a viso aperto, a favore di una giusta causa non mi offende- ha scritto Vignola- Anzi. Certo, a chi ricopre ruoli istituzionali si addicono altro linguaggio ed altri comportamenti. Cio’ che meritano attenzione, invece, sono le bugie e la falsificazione della realtà. Gli attuali reparti in attività presso l’Ospedale di Solofra, ivi compresi gli ingenti finanziamenti per rimettere a nuovo l’intero nosocomio, erano già previsti nel Piano Sanitario Ospedaliero della Regione Campania approvato dal Ministero della Sanità. Quello che non era previsto è il tradimento del Presidente della Regione che, cancellando con un colpo di mano il Pronto Soccorso e i reparti dell’emergenza in essere (Delibera G. R. Campania 201 del 19 maggio 2021), ha rinnegato anche la sua firma (Decreto 29/2018 e DCA 103/2018-Piano Sanitario Ospedaliero). Ma non finisce qui, la battaglia continua. Con una speranza in più perchè la Campania, finalmente, volterà pagina”.