E’ la figura di “Ottorino Rizzo, il maggiore di Pietrastornina trucidato alle Fosse Ardeatine” a rivivere nello studio di Carmine Clericuzio, edito da Delta 3. Il 10 giugno, alle 17, sarà presentato nella sala consiliare “V. Rizzo” a Pietrastornina. Clericuzio restituisce dignità ed onore ad un eroe della terra irpina e al sacrificio di tanti uomini e donne che ebbero il coraggio di lottare contro i nazisti. Il suo nome era tra i trecentocinquantacinque italiani trucidati nelle Fosse Ardeatine, nelle antiche cave di pozzolana sull’Appia antica di Roma. A morire nella terribile rappresaglia furono cattolici, ebrei, membri della Resistenza, esponenti dei partiti antifascisti, ufficiali e militari. Furono prelevati dalle carceri, sbattuti sui camion e spinti lungo i cunicoli. E’ lo stesso autore a spiegare come il lavoro dedicato ad Ottorino Rizzo si inserisca in un progetto di ricerca più ampio dediato agli irpini uccisi nelle cave abbandonate. “Su Ottorino Rizzo – scrive Clericuzio- esistevano solamente una foto a mezzo busto con divisa e cappello, una scheda con gli essenziali dati anagrafici, una strada di Pietrastornina che porta il suo nome. Nel momento della morte aveva i gradi di maggiore di fanteria, quindi la prima strada da percorrere per ritrovare altre notizie portava agli archivi militari. Difatti il suo foglio matricolare era conservato presso l’Archivio di Stato. Poi essendo stato un ufficiale, doveva esistere il suo stato di servizio. Ciò mi ha consentito di ricostruire la sua carriera militare con i relativi spostamenti, assegnazioni, mansioni”. Poi, la scoperta su Internet di un archivio delle vittime delle Fosse Ardeatine attivo dal 2018, progetto realizzato dal Museo storico della Liberazione di Roma, prezioso per recuperare altri materiale. Dalla pubblicazione di un articolo dedicato a Rizzo sulle pagine del Quotidiano del Sud si è innescata poi una rete di contatti che ha permesso a Clericuzio di conoscere persone appartenenti allo stesso ramo familiare come Maria Rizzo e Valeria Rizzo, il cui contributo è stato decisivo per portare avanti questo lavoro di ricerca fino all’incontro con il nipote Giampiero Tajani.
All’incontro interverranno, insieme all’autore, Silvio Sallicandro di “Delta 3 Edizioni”, Margherita Faia, curatrice della prefazione, Giampiero Tajani, nipote di Ottorino Rizzo e Toni Iermano, professore ordinario di Letteratura italiana e Presidente dei corsi di Laurea in Lettere presso l’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Sarà presente il ministro degli Interni Matteo Piantedosi.