Nell’inchiesta sui contratti falsi con provvigioni vere e sottoscrittori ignari di tutto c’è anche un indagato del Vallo di Lauro. Il 40enne irpino è coinvolto in un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa nei confronti di società di intermediazione per i contratti di luce e gas mediante sostituzione di persona. Questa l’ipotesi di reato contestata ad otto indagati, tutti residenti a Nola e comuni limitrofi, dalla Procura della Repubblica di Nola.
Le indagini sono state condotte dai Carabinieri e coordinate dal pubblico ministero Simone Rappucci, che ha firmato gli avvisi di conclusione delle indagini nei confronti del presunto sodalizio guidato da due quarantenni residenti a Palma Campania e Carbonara di Nola. Il reato fine contestato è quello di sostituzione di persona.
Le indagini sono nate da una denuncia per una truffa perpetrata ai danni di un’attività commerciale a Castel Morrone nel giugno del 2022. Più di trenta le truffe ricostruite dalle indagini dei militari dell’Arma e dalla Procura di Nola. Le vittime erano privati cittadini, titolari di impresa, amministratori di condominio, che si ritrovavano con contratti mai firmati per la fornitura di luce e gas.
In buona sostanza gli otto componenti del gruppo avrebbero utilizzato i loro dati, sottratti da vecchi contratti, per poter sottoscrivere i nuovi e falsi contratti con l’intento di incassare le provvigioni. Secondo le indagini della Procura di Nola, alla base dell’organizzazione c’erano i due soggetti della zona, immediatamente sotto di loro un procacciatore di prestanomi, ovvero soggetti che dovevano ottenere le false sottoscrizioni dei contratti di luce e gas, dotandoli anche di una carta prepagata su cui far confluire i proventi delle provvigioni.